notiziario 30 ottobre 2003

 
     

Laicita' e radici profonde

di Emilia Lamperti

Io non penso che in Mario Montanaro, il giudice che ha emesso l'ordinanza a L'Aquila, ci fosse la volontà di sradicare antiche radici cattoliche. Con questa sentenza il magistrato ha voluto riconoscere la laicità dello Stato italiano, come del resto é previsto dalla Costituzione Italiana.

La religione, più precisamente un credo religioso, é parte della cultura personale di ogni cittadino e non deve essere confuso con lo Stato.

Perché i cattolici che vivono in Italia hanno tanta paura di essere deprivati della loro fede? La fede non é una cosa che nasce dal dentro e che si coltiva personalmente? Da dove nasce tanta insicurezza?

In uno stato multietnico come é diventato l'Italia negli ultimi 20 anni e l'Europa negli ultimi 40, c'é posto per l'ecumenismo.

Perfino il Papa incontra regolarmente capi di altre religioni e discute con loro la possibilità di muoversi più in sintonia in questo mondo così carico di ingiustizie. Fino a pochi anni addietro questo non succedeva, sembrava quasi impensabile.

E non é stato proprio il Papa a gettare acqua sul fuoco dell'intolleranza religiosa, quando per giustificare l'intervento armato in Iraq, si tentava di ricorrere anche alla demonizzazione della differenza di religione?

Chi può avere interesse nel creare un clima sempre più drammatico e poco razionale nella nostra nazione?

E storicamente le guerre di religione quanto di religioso contenevano? Nulla, mascheravano interessi personali dei soliti pochi utilizzando la dabbenaggine e il sangue dei soliti tanti.

by Bollettino Osservatorio

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