28 dicembre 2003

 
     

Natale in Vietnam: una vera tortura
di redazione

La celebrazione del Natale e' una tortura, in alcune zone del Vietnam. Dalla fine della Guerra del Vietnam nel 1975, infatti, i popoli Degar Montagnard, fra cui molti cristiani protestanti, subiscono una sistematica politica repressiva da parte del governo vietnamita, comprendente anche violazioni dei diritti umani fondamentali, violenze anche sui bambini ed omicidi ad opera di ufficiali di polizia.

Nel dicembre 2003, la persecuzione in Vietnam continua: vengono riferite vessazioni, percosse e torture; centinaia di persone rimangono in prigione e molte di piu' sono scomparse dopo essere state arrestate; il governo vietnamita ha inviato soldati e polizia paramilitare per pattugliare il confine cambogiano, impedendo invece ai media e agli osservatori internazionali di accedere agli altopiani centrali. I Montagnard che vengono trovati in possesso di un telefono cellulare vengono immediatamente arrestati e sottoposti a severe punizioni, mentre avvengono frequenti perquisizioni, distruzione di beni mobili e immobili, distruzione di bibbie.

Dopo le rivolte etniche avvenute sugli Altipiani centrali nel febbraio-marzo 2001, sono stati pubblicati anche numerosi rapporti secondo cui le autoritą locali hanno cercato di costringere la minoranza etnica protestante a rinunciare alla sua confessione. Nei villaggi i funzionari pubblici sono stati incaricati di costringere i seguaci protestanti ad abbandonare simbolicamente il Protestantesimo bevendo alcol mescolato a sangue animale in un rituale chiamato "la cerimonia del pentimento".

Fino ad oggi pochi sono stati gli atti concreti, e gli organismi sovranazionali si sono limitati alle dichiarazioni.

Nel novembre 2003, il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione sulla Libertą Religiosa sul Vietnam in cui si dichiara che l'Unione "condanna con decisione la nuova e pił seria ondata di repressione della libertą religiosa dell'UBCV e dei Montagnards cristiani in Vietnam e la deliberata politica del regime vietnamita di eliminare le chiese non riconosciute, specialmente l'UBCV; chiede alle autoritą vietnamite di sospendere immediatamente le politiche di repressione dell'UBCV, della Chiesa Cattolica, dei gruppi cristiani Montagnard e dei Buddisti Hoa Hao e di adottare senza ritardi tutte le riforme necessarie per garantire uno status legale a tutte queste chiese".

Il 18 dicembre 2003 la Commissione Internazionale Statunitense sulla Libertą Religiosa ha chiesto che il Vietnam sia dichiarato un paese che desta particolare preoccupazione per quanto riguarda le violazioni della libertą religiosa e ha suggerito che il Congresso degli Stati Uniti approvi la Legge sui Diritti Umani in Vietnam del 2003, che assoggetterebbe i futuri aumenti di assistenza non umanitaria al Vietnam a provati miglioramenti della protezione della libertą religiosa e degli altri diritti umani da parte del governo vietnamita.

Il 12 dicembre 2003 deputati europei hanno presentato alcune interrogazioni alla Commissione Europea per chiedere
se la commissione adotterą le misure necessarie per verificare e per garantire che il governo cambogiano rispetti la Convenzione delle Nazioni Unite del 1951 sui rifugiati, mettendo fine agli arresti e ai rimpatri forzati dei rifugiati Montagnard che sfuggono alla repressione politica e religiosa compiuta dalle autoritą vietnamite.

I richiedenti vogliono anche sapere che genere di pressione la Commissione intende fare sull'UNHCR - sia a Ginevra che in Cambogia - per garantire che i rifugiati Montagnard nascosti nella giungla non siano arrestati e venduti dalla polizia cambogiana alle forze di sicurezza vietnamite che normalmente sorvegliano le zone di confine della Cambogia e se queste pressioni non possano consistere nel sospendere gli accordi di cooperazione e conseguenti finanziamenti ai due Paesi asiatici che violano i diritti umani e religiosi.

Rappresentanti della popolazione locale chiedono una forte e rapida azione della comunita' internazionale (ONU, USA e UE) e l'invio di osservatori dei diritti umani nella regione. Per vanificare queste richieste il governo vietnamita bolla come terroriste le organizzazioni non governative di difesa dei diritti civili affinche' non siano ascoltate presso l'ONU dove sarebbero invece considerate un organismo consultivo.

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