13 agosto 2003

 
     

Aiuti umanitari:
l'UE sostiene le "crisi dimenticate"

nostro servizio

Il 12 agosto a Bruxelles la commissione europea ha adottato la decisione di destinare un milione di euro quale aiuto umanitario in favore dei 20 000 rifugiati che vivono in 247 alloggi collettivi in Serbia per consentire loro di affrontare il prossimo inverno.

Fra il 2000 e il 2003 l'Ufficio di aiuti umanitari della Commissione europea e' intervenuto in Croazia, Bosnia-Erzégovina, in Kosovo, in Montenegro, in Albania e in Macedonia. Dal 1992 sono stati forniti alla zona dei Balcani aiuti per 2,3 miliardi di euro. La commissione, considerando che dopo un decennio di conflitti e crisi umanitarie la Serbia e i Balcani hanno realizzato dei progressi sulla via della stabilita' e delle riforme economiche, sta riducendo progressivamente la sua attivita' nella regione.

Peraltro la commissione aveva deciso proprio l'11 agosto di concentrare il suo contributo, che nel solo 2002 e' stato di 538 milioni di euro in tutto il mondo, sulle "crisi dimenticate". Secondo il responsabile dell'ufficio, Poul Nielson, gli aiuti della commissione "alle vittime delle catastrofi naturali o provocate dall'uomo non devono dipendere dalla copertura mediatica loro assicurata o dagli interessi politici in gioco, ma dai bisogni delle popolazioni toccate".

L'esempio concreto e' il recente caso di una zona della Birmania al confine con la Thailandia, poco noto alle cronache, cui sono stati destinati altri 3,32 milioni di euro per fronteggiare i casi di paludismo e malaria conseguenti alla scarsita' di acqua potabile ed alle carenti condizioni igieniche che affliggono 130 000 profughi di gruppi etnici di minoranza. In luglio altri aiuti erano stati destinati all'Uganda ed alla Somalia, per affrontare le difficolta' patite dalle vittime dei conflitti locali.

I maggiori aiuti previsti o erogati nel 2003 dalla UE andranno alla Tanzania, al Sudan, alla Cecenia, al Tagikistan, alla Colombia, alla Birmania ed alla Somalia, zone toccate da guerre civili, gravi crisi economiche, presenza di rifugiati, inondazioni o siccita' periodiche che determinano eccezionali difficolta' per le popolazioni locali o le minoranze etniche.

by Bollettino Osservatorio

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