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LEGALITA' e DIRITTI
di red*

L'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus si batte per la legalita' e per i diritti umani e civili. Nel nome della nostra associazione abbiamo voluto citare sia la legalita' che i diritti in quanto una legge puo' riflettere errori o interessi contingenti che possono renderla piu' o meno lesiva dei diritti fondamentali.

Questo avviene normalmente nei regimi dittatoriali, ma puo' avvenire anche nelle democrazie, sia per l'errore umano, sia quando l'attivita' legislativa viene asservita ad personam, agli interessi dell'una o dell'altra lobby o infine ai privilegi dei politici (in modo magari bipartisan).

La legalita' cui noi facciamo riferimento e' quindi quella sancita dalle carte dei diritti fondamentali, in primis la Costituzione italiana, la quale tuttavia sottolinea all'art. 10 la prevalenza sulle leggi italiane di leggi, patti e trattati internazionali che il nostro Paese ha sottoscritto (Convenzione europea per i diritti dell'uomo, Dichiarazione ONU di diritti dell'uomo e del cittadino, Convenzioni di Ginevra, etc...).

A meno che la legge dello Stato non contravvenga in modo palese il diritto internazionale (ad es leggi razziali), riteniamo pero' che in un Paese con organismi democratici la legge vada rispettata sempre da tutti, tanto dai cittadini quanto dai potenti sui banchi del parlamento o sugli scranni di altri poteri.

Se una legge non piace o e' scomoda o e' ritenuta ingiusta non si e' infatti legittimati a violarla, ma ci si puo' adoperare per cambiarla democraticamente. Se si ritiene che una legge violi addirittura i diritti umani ma questo non e' cosi' palese, ci sono organismi sovranazionali (Corte dei Diritti dell'uomo) che possono dirimere la questione.

Dalla nostra esperienza e' vero che i diritti umani e civili sono spesso (e talora gravemente) calpestati, ma e' anche vero che alcuni cittadini lamentano violazioni che non corrispondono a diritti statuiti e ritengono ingiusto che nessuno li difenda da questi presunti soprusi.

Tuttavia occorre considerare che un diritto e' cio' che e' protetto da regole generali tarate su principi universali ed universalmente applicabili e non sulla sensibilita' del singolo. In secondo luogo, se la legge non considera reato un dato comportamento, non e' possibile chiamare l'autore a risponderne in tribunale, ma e' tuttalpiu' possibile chiedere una legge che penalizzi quel comportamento, quindi non e' disinteresse o inerzia o ingiustizia quella di chi non interviene con una battaglia giudiziaria.

* Le Faq intendono rispondere alle domande piu' comuni dei nostri lettori sulla visione generale dell'Osservatorio rispetto agli aspetti fondamentali riguardanti i temi ricadenti nel nostro ambito d'azione

Speciale diritti

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