COMUNICATO del 02 ottobre 2005

 
     

Cristo e playstation : laicamente bocciato
di Rita Guma*

Stato laico ma anche rispetto per tutte le religioni. Con riferimento alla pubblicita' per i dieci anni della Playstation (un ragazzo sorridente con sguardo ammiccante e sul capo una corona di spine) un paio di riflessioni.

Credo non sia giusto e laico imporre il crocifisso nei luoghi pubblici, ma altrettanto mi sembra corretto non irriderlo pubblicamente (il parallelo fra un gioco e un grande dolore ed anche il sorrisetto del ragazzo). Un discorso che vale ugualmente per tutti i simboli sacri alle diverse religioni.

Nel caso specifico, poi si tratta anche di un atroce momento di dolore umano (anche l'espressione "povero cristo" nel linguaggio corrente indica una persona sofferente), quindi la scelta appare comunque una ironia verso la sofferenza subita per mano altrui.

Peraltro, anche se come suono lo slogan funziona, non e' nemmeno comunicativamente positivo associare dieci anni di qualcosa di indicibilmente doloroso a quello che dovrebbe essere un gioco piacevole. Si e' quindi voluto sfruttare l'inevitabile polemica?

Si tratta della situazione speculare a quella che ci vide denunciare la vicenda dello spot della Chiesa Valdese che la RAI voleva censurare e che non e' stato per fortuna poi bloccato.

Questo dovrebbe essere rivisto o non dovrebbe 'andare in onda' e non credo che la condanna debba essere lasciata solo al mondo cattolico, religioso o politico che sia.

Laicamente bocciato.

* presidente Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus

Speciale diritti

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Crocifisso a scuola pubblica