COMUNICATO del 25 gennaio 2005

 
     

Sentenza di Milano : terrorismo , resistenza , strumentalizzazioni
di Rita Guma*

Osservatorio sulla legalita' ribadisce la solidarieta' con i magistrati violentemente attaccati da esponenti delle istituzioni, soprattutto visto che questi si fanno scudo con l'immunita' parlamentare e mirano invece, mediante leggi, a togliere alle Toghe la liberta' di parola.

Nel merito delle polemiche scatenate dal contenuto della decisione del GUP milanese, l'Osservatorio intende precisare, in linea con i diritto internazionale, alcuni principi validi indipendentemente che si consideri quella in Iraq come occupazione o come guerra legittima.

E' terrorismo l'uccisione indiscriminata di civili, ed e' terrorismo l'azione gratuitamente cruenta nei confronti di prigionieri, anche militari nemici e occupanti. Quindi no alle bombe e no alle decapitazioni.

Al di la' del fatto che condividiamo solo le guerre di difesa, non quelle di aggressione e tantomeno quelle preventive, una cosa e' tagliare la gola ad un nemico durante un'azione di battaglia - mors tua vita mea - una cosa farlo a freddo su un ostaggio disarmato, senza parlare poi del compiacimento e del calpestare la dignita' umana rappresentato dalla presenza di una telecamera.

Una cosa e' poi mirare al nemico armato - e questo sia detto per ambo le parti - cosa ben diversa alla folla o ad un ferito prigioniero.

Quanto alle parole del ministro Gasparri, secondo cui la decisione del giudice serve a "fomentare odio e calpestare la memoria di chi ha dato la vita per la difesa delle nostre radici culturali", ricordiamo che secondo il governo e la maggioranza saremmo in Iraq non per difendere le nostre radici culturali (cristiane contro Islam?), ma per una missione di pace.

Inoltre, la memoria di chi ha onorevolmente eseguito gli ordini non verrebbe offesa nel momento in cui si stabilisse che la guerra era illegale. Ci sembra una vergognosa strumentalizzazione questa chiave di lettura, che userebbe come scudi politici i nostri morti in Iraq.

* presidente nazionale Osservatorio sulla legalita' e sui diritti Onlus

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