Prodi e i movimenti
L'Osservatorio sulla legalita' onlus prende atto della posizione assunta da una parte dei movimenti di adesione e sostegno, ancorche' critico e propositivo, all'iniziativa di Prodi di realizzare un fronte unitario di partiti dell'Ulivo per le prossime elezioni europee.
Tuttavia
a nostro avviso:
- la funzione
dei movimenti deve essere di stimolo, di critica e di proposta ai politici
e non un ruolo attivo all'interno o a margine di un preciso schieramento;
pertanto l'eventuale promozione andrebbe effettuata, al di la' delle
ideologie, per l'opera coerente e positiva del singolo rappresentante
istituzionale, per dare maggior forza ai piu' onesti all'interno dei
singoli partiti
- qualsiasi partito o movimento voglia proporsi a risolvere alcune anomalie venutesi indubbiamente a determinare con l'attuale gestione della giustizia, deve in primo luogo dimostrare metodi e persone diversi e non proclamare vuoti richiami all'unita' ne' programmi cui non collimino le persone chiamate ad attuarli.
E' indispensabile quindi dimostrare una particolare attenzione alla scelta delle persone candidate alle elezioni - o preposte a ruoli dirigenziali nei partiti stessi - che debbono essere specchiate nel certificato penale ed etiche nei comportamenti, per evitare da un lato che per scegliere il male minore i cittadini premino alcuni personaggi poco corretti di un determinato schieramento che le segreterie politiche collegano a collegi sicuri, e dall'altro, anche a livello internazionale, la beffa di usare gli stessi metodi che vengono contestati agli avversari politici.
Il nostro commento non vuol riferirsi alla vicenda Telekom Serbia che il presidente della Commissione europea ha detto di poter e voler chiarire, ma a diversi personaggi sparsi anche fra le fila di alcuni partiti del centrosinistra, i cui profili non sono in linea con gli appunti mossi dall'opposizione, dall'Europa e da noi stessi fino ad oggi alla CdL.
il
presidente
Rita Guma
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