COMUNICATO 14 ottobre 2008

 
     

Minacce a Saviano e Capacchione : governo sia coerente
di Rita Guma*

Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus dichiara la propria solidarieta' ai giornalisti Roberto Saviano e Rosaria Capacchione, ancora una volta minacciati da forze oscure.

Un'inchiesta ha rivelato i progetti di morte che vedono come bersaglio il giornalista e scrittore Roberto Saviano, autore di Gomorra, che sarebbe proprio la causa del progettato delitto. Un pentito ha infatti rivelato che Saviano - gia' da due anni sotto scorta per le minacce ricevute in precedenza - anche in un'aula di tribunale da membri del Clan dei Casalesi - dovrebbe essere ucciso entro dicembre con la sua scorta perche' il suo libro ha fatto troppo scandalo.

Nella notte fra il 9 e il 10 ottobre, poi, persone non identificate si sono introdotte nell’abitazione della giornalista de Il Mattino Rosaria Capacchione, sottraendo la targa ricordo di un premio giornalistico assegnatole recentemente. La Capacchione era gia' sotto scorta per le sue inchieste sulla criminalita' casertana e sul clan dei Casalesi, essendo stata piu' volte oggetto di minacce, addirittura in un'aula di giustizia.

Il 13 marzo 2008, infatti, nell'aula giudiziaria dove si teneva il processo Spartacus contro la camorra casertana, i legali di due boss del clan dei Casalesi hanno chiesto la remissione del processo a Roma perche' gli articoli dell'autore di "Gomorra" e quelli della cronista de "Il Mattino" creerebbero una situazione tale da condizionare il procedimento.

L'Osservatorio e' grato a coloro che con coraggio si battono contro la criminalita' organizzata e a quei giornalisti che fanno il proprio dovere di cronaca e denuncia per informare i cittadini, senza badare alle conseguenze personali. L'associazione si stringe percio' intorno ai due giornalisti campani e spera che vi sia una forte reazione della societa' civile a loro sostegno.

L'Osservatorio inoltre - pur apprezzando le promesse di sicurezza offerte dal Viminale ai due giornalisti - deve sottolineare che una scorta non e' una soluzione definitiva e non e' neppure un valido messaggio.

La soluzione e' combattere la criminalita' organizzata (come gia' fanno con impegno e coraggio magistrati e forze dlel'ordine in prima linea) mentre il messaggio che la politica puo' dare e' varare provvedimenti che evidenzino la condanna per le mafie ed impediscano a queste di prosperare. Inoltre, ci sono anche atti simbolici, e fra questi ultimi e' molto importante evitare di accreditare soggetti contigui alla mafia o accettare che vengano dimenticati eroi dell'antimafia.

Diversamente, le scorte a Saviano, Capacchione ed altri coraggiosi esponenti della lotta alla camorra e alle altre mafie parranno solo una prigione virtuale (e gli agenti un bersaglio) e una sottolineatura di come la mafia sia riuscita nel suo intento di generare quel timore sul quale prospera da sempre.

* presidente Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus

Speciale mafia e antimafia

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