COMUNICATO 13 ottobre 2008

 
     

Il caso Bonsu e le lesioni personali
di Rita Guma*

Sulla vicenda del giovane Ghanese che ha denunciato maltrattamenti da parte della polizia municipale di Parma, l'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus ricorda che in un primo momento - al pronto soccorso - a Emmanuel Bonsu e' stata riconosciuta una prognosi di due giorni. Il medico legale incaricato di valutare le lesioni subite ha successivamente - in base agli stessi elementi - stabilito dieci giorni di prognosi.

Il 6 ottobre, Bonsu e' stato operato al reparto maxillo-facciale dell'ospedale di Parma perche' sotto il gonfiore vi era una frattura della parete orbitale dell'occhio sinistro (il giovane aveva accusato perdita di equilibrio e problemi di vista ed una TAC aveva evidenziato la frattura). E' evidente che - essendo l'episodio occorsogli avvenuto il 30 settembre, e sempre che non si verifichino strascichi - fino alla guarigione saranno passati ben oltre 10 giorni.

Ricordiamo che la legge prevede - in caso di lesioni personali con prognosi di almeno 20 giorni - l'obbligo per il medico di effettuare la segnalazione all'autorita' giudiziaria, la quale puo' procedere d'ufficio all'inchiesta, mentre al di sotto dei 20 giorni di malattia la segnalazione del medico (che comunque sulla dinamica dei fatti si limita a raccogliere la dichiarazione del ferito) e' facoltativa ed il reato e' perseguibile solo a querela della persona offesa (art. 582 cp). Cio' puo' avvenire entro 90 giorni, quindi quando la portata delle lesioni potrebbe essere desumibile solo dalla prognosi del pronto soccorso.

Ci chiediamo quindi se una prognosi piu' adeguata all'effettivo danno subito avrebbe evitato di demandare all'iniziativa (diciamo al coraggio, visto che la controparte non erano comuni cittadini?) del giovane Bonsu la denuncia e quindi la successiva indagine sugli eventi.

Secondo una nota dell'Ospedale Maggiore di Parma, "Gli accertamenti effettuati con i medici interessati e i rispettivi Direttori responsabili non hanno evidenziato scostamenti rispetto alla prassi usualmente utilizzata in questi casi, peraltro conforme a pratiche consolidate, per quanti operano nelle strutture di Pronto Soccorso" e "le radiografie effettuate, al fine di escludere una lesione che richiedesse un immediato trattamento in urgenza o un eventuale approfondimento successivo, hanno dato esito negativo" mentre si e' ritenuto sproporzionato effettuare una TAC, considerato il significativo livello di radiazioni che essa comporta.

"La possibile modifica della prognosi a seguito dell’insorgenza di complicanze - continua la nota - è prassi comune in tutti i percorsi diagnostico terapeutici. La prognosi infatti non è altro che un atto di previsione dell’evoluzione clinica sulla base delle condizioni obiettivate in quel momento. Il riesame della vicenda non ha al momento evidenziato difformità rispetto a uno standard di buona pratica clinica".

Da notare che la prognosi per la contusione di alcuni vigili (anche quella di Bonsu era stata definita contusione periorbitale destra dal medico legale) - per i quali non ci risultano interventi per la riduzione di fratture - e' stata di 20 giorni.

Per le lesioni personali e' prevista anche la pena del carcere, aumentata in base ai diversi tipi di aggravanti.

* presidente Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus

Speciale immigrazione

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