COMUNICATO 13 ottobre 2008

 
     

Piu' potere ai Prefetti o ai Sindaci?
di Rita Guma*

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ritiene necessario dare piu' poteri ai Prefetti. E' quanto ha dichiarato - secondo il Viminale - in occasione del convegno dell’Anfaci a Parma.

Tuttavia tale intenzione risulta in contrasto con le scelte governative di questi mesi, scelte che hanno dato piu' potere agli amministratori locali, sottraendo di fatto ai Prefetti ed alle questure (competenti non solo per legge [1] [2] ma per esperienza e formazione) il controllo e coordinamento su questioni di loro competenza, come l'ordine pubblico, le inchieste di droga etc, delegate spesso direttamente dai sindaci alla polizia municipale [3].

Cio' ha comportato un disparita' di trattamento in diverse citta' d'Italia fra cittadini teoricamente (in base alla Costituzione) uguali davanti alla legge, oltre ai ben noti episodi che hanno visto coinvolte alcune persone di colore regolarmente nel nostro Paese, e inoltre rischi di problemi investigativi e tecnici a motivo della esclusione dei Prefetti e delle questure dai momenti decisionali inerenti delicate questioni di loro pertinenza.

L'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus si chiede come il ministero possa conciliare le dichiarazioni del ministro con la realta' dei fatti conseguente ai poteri conferiti ai sindaci, e quindi garantire l'unitarieta' dell'azione dello Stato e l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge fermo restando il caos normativo e operativo dovuto alla volonta' di compiacere i sindaci e di 'fare qualcosa di federalista'.

Intanto che il ministro dichiara, infatti, le conseguenze concrete - piu' o meno gravi - di questo agire schizofrenico sono sotto gli occhi di tutti.

[1] Titolo V° D. Lgs 112/1998: la pubblica sicurezza intesa come tutela dei diritti istituzionali, beni ed incolumità delle persone è di esclusiva amministrazione dello Stato.
[2] Legge 121/81:
Art.1 "Il Ministro dell'interno è responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica ed è autorità nazionale di pubblica sicurezza. Ha l'alta direzione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica e coordina in materia i compiti e le attività delle forze di polizia....",
Art.13 "Il prefetto ha la responsabilità generale dell'ordine e della sicurezza pubblica nella provincia e sovraintende all'attuazione delle direttive emanate in materia. A tali fini il prefetto deve essere tempestivamente informato dal questore e dai comandanti provinciali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza su quanto comunque abbia attinenza con l'ordine e la sicurezza pubblica nella provincia. Il prefetto dispone della forza pubblica e delle altre forze eventualmente poste a sua disposizione in base alle leggi vigenti e ne coordina le attività...",
Art.20 "Presso la prefettura è istituito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, quale organo ausiliario di consulenza del prefetto per l'esercizio delle sue attribuzioni di autorità provinciale di pubblica sicurezza. Il comitato è presieduto dal prefetto ed è composto dal questore, dai comandanti provinciali dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza. Ai fini della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, nonché della prevenzione e difesa dalla violenza eversiva, il prefetto può chiamare a partecipare alle sedute del comitato le autorità locali di pubblica sicurezza e i responsabili delle amministrazioni dello Stato e degli enti locali interessati ai problemi da trattare. Il prefetto può invitare alle stesse riunioni componenti dell'ordine giudiziario, d'intesa con il procuratore della Repubblica competente".
[3] funzioni di polizia giudiziaria della polizia municipale, Legge 65/86

* presidente Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus

Speciale etica e politica

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