Rom nati per rubare e impronte ai bambini
di osservatoriosullalegalita.org
La copertina del settimanale Panorama di questa settimana rappresenta
un bambino rom con la scritta: "Nati per rubare" e sottotitolo "LADRI
BAMBINI Appena vengono al mondo li addestrano ai furti, agli scippi, all'accattonaggio.
E se non ubbidiscono sono botte e violenza. Ecco la vita di strada (e
le voci) dei piccoli rom che il ministro Maroni vuole censire, anche con
le impronte digitali".
L'Osservatorio
sulla legalita' e sui diritti onlus denuncia il messaggio vergognoso e
per di piu' falso e disinformativo di tale titolo. Presupporre
che il crimine sia una caratteristica tipica di un'etnia non solo e' una
conclusione arbitraria, ma equivale ad etichettare un'intero popolo, a
partire dai minori. E
il messaggio e' letto da chiunque lo veda esposto in edicola, anche se
non compra il giornale.
Il tutto
per giustificare le discusse scelte del governo sulla questione sicurezza
(e' di oggi la bocciatura da parte del parlamento UE della schedatura
dei Rom voluta dal governo italiano).
Ricordiamo,
con parole molto piu' autorevoli delle nostre, cosa significa e cosa comporta
quanto sta accadendo. E lo ricordiamo soprattutto alle destre, che quando
fa comodo (cioe' per opporsi all'Islam o a parte della sinistra che contesta
Israele) si schierano con gli Ebrei:
Il presidente
dell'Unione delle comunità ebraica in Italia, Renzo Gattegna (agenzia
APcom del 15 maggio 2008):
"L'indiscriminata espulsione di massa di un gruppo etnico potrebbe forse
produrre momentanei consensi e una breve ed effimera illusione, ma ben
presto la vera natura discriminatoria di un simile atto emergerebbe con
chiarezza e verrebbero messi a nudo tutti gli errori e le omissioni che
nel tempo hanno prodotto questa degenerazione ingovernabile. Porto l'esempio
dei nomadi, ma dobbiamo ricordare che le stesse pericolose dinamiche potrebbero
colpire chiunque...
Di fronte a gravi crimini commessi da singoli individui che la giustizia
non riesce a perseguire, si riversano odio e sospetto su intere collettività
senza nessuna distinzione tra persone oneste e criminali. ... Se proseguisse
un processo di criminalizzazione generalizzata, sia nei confronti dei
nomadi che di qualsiasi altro popolo, gli onesti, abbandonati e discriminati,
resterebbero in ostaggio dei criminali. E la sconfitta dello Stato sarebbe
totale".
L’ANED (Associazione
nazionale ex deportati nei campi nazisti) di Roma esprime "la più
sentita riprovazione per il disegno di legge che prevede la schedatura
dei Rom e Sinti presenti sul territorio italiano, tramite la rilevazione
delle impronte digitali come in uso per i criminali. Il provvedimento
è particolarmente odioso e inaccettabile, perché rivolto anche ai bambini
e a tutti i minori che, finora, anche se privi di documenti, hanno potuto
frequentare la scuola pubblica del nostro paese.
Il progetto di schedatura è, oltretutto, in totale contrasto con la Convenzione
Internazionale per i Diritti del Fanciullo promulgata nel 1989 dall’ONU
e ratificata dallo Stato italiano. Tale provvedimento richiama procedure
di schedatura razzista utilizzate dai regimi nazifascisti durante il secolo
scorso, per costruire archivi che miravano alla individuazione, emarginazione,
concentrazione e conseguente deportazione di ogni minoranza e diversità.
Nel caso che questo provvedimento venisse approvato, l’intero Consiglio
direttivo dell’ANED di Roma chiede di essere schedato insieme ai Rom".
Il presidente
della Comunita' ebraica romana Riccardo Pacifici (agenzia ANSA, 15 MAG):
''Vigileremo
affinche' sia garantita, prima di tutto, la sicurezza di tutti noi tutti
cittadini italiani, ma anche che le misure adottate a contrasto dei fenomeni
criminali non abbiano un capro espiatorio, vittima sacrificale, delle
cose che non vanno... Il nostro spirito era e rimane quello di costruire
dalla brutta lezione della seconda guerra mondiale un approccio del nostro
rapporto con le minoranze basato sulla lotta prima di tutto all'indifferenza,
nemica dei diritti di chi subisce l'ingiustizia''.
Per Pacifici la nomina di un Commissario per l'emergenza Rom ''sulla spinta
di sentimenti nati dalla paura e che attraversano trasversalmente tutte
le forze politiche non e' lo strumento di comunicazione migliore. Le parole
hanno un peso. Mentre sarebbe meglio adottare le stesse misure parlando
di 'Emergenza sicurezza' generica per reati che provengono da ogni etnia,
italiana compresa. La nostra non e' una polemica ma una pacata riflessione
per fare in modo che forze xenofobe e razziste estranee alle nostre istituzioni
non possano farsi giustizia da sole''.
Il presidente
della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici (intervista ad Ecoradio):
"Possiamo concordare con il Ministro Maroni riguardo il rispetto della
legalità e la tutela dei minori ma il problema è forse l'errore di comunicazione
compiuto che è legato all'idea di una schedatura che possa colpire solo
certe persone, solo una certa categoria di cittadini. É un errore su cui
si rischia di fare una sorta di cortocircuito, su cui bisogna stare molto
attenti.
Ci devono essere provvedimenti uguali per tutti i cittadini che vivono
nel suolo italiano, immigrati e non. È questo il punto sul quale dobbiamo
lavorare. Le impronte ai bambini rom, inoltre, non hanno alcun senso perchè
si modificherebbero col passare del tempo e sarebbe vano lo sforzo fatto.
È sbagliato, inoltre, fare una legge ad hoc solo per i rom. Non bisogna
dare sfogo a chi può coltivare sentimenti razzisti che possono sorgere
nei monenti di paura e insicurezza nella popolazione. Dobbiamo fare un'opera
di prevenzione.
Ben vengano- conclude Pacifici- iniziative a tutela dei bambini rom nei
casi di sfruttamento ma deve emergere nella comunicazione che esiste tutto
un mondo di rom dove vige la legalità, dove i bambini vanno a scuola,
dove la gente paga le tasse e dove, insomma, si vive nella piena regolarità.
Ecco bisogna far emergere anche il buono che c'è in questa comunità e
che rappresenta la maggior parte dei Rom."
Speciale
razzismo
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