COMUNICATO del 5 luglio 2007

 
     

Attacco ai diritti dei cittadini . L'Osservatorio nel dossier di Pio Pompa
di Rita Guma*

I servizi segreti sono importanti in una Nazione. Essi devono proteggerla dai nemici della sua sicurezza, quindi dai nemici delle Istituzioni e della democrazia. Molti agenti del SISMI e del SISDE, infatti, operano coraggiosamente e talora rischiano la vita avendo come scopo la difesa dello Stato.

I servizi segreti o parte di essi - che sono pagati con i soldi dei contribuenti - non sono pero' preposti al servizio di persone, partiti o governi, ne' possono andare oltre il lecito, schedando o controllando persone o organizzazioni che non hanno minacciato o commesso alcun atto illecito o pericoloso per lo Stato.

Eppure apprendiamo che funzionari del SISMI - non sembra 'deviati', ma organici ai servizi - hanno schedato persone e organizzazioni 'scomode' al potente di turno, quindi non nemiche dello Stato, ma critiche nei confronti di atti e dichiarazioni di un personaggio politico e di membri della sua parte politica, oppure magistrati che hanno perseguito i sospetti crimini di quella persona o membri della sua parte politica.

Cosi', per il solo fatto di aver espresso il suo libero pensiero e riportato fatti veri in ossequio all'art. 21 della Costituzione (liberta' di espressione) ed a difesa dei principi di legalita' e sui diritti umani e civili contenuti nella Costituzione stessa e nelle Carte e Convenzioni internazionali dei diritti, anche il nostro Osservatorio sulla legalita' - come apprendiamo dall'inchieste odierna de La Repubblica - e' stato schedato nel dossier scoperto negli archivi di indagati eccellenti del SISMI.

Anche se ancora deve proseguire l'iter giudiziario sul caso, per il fatto di essere stati direttamente chiamati in causa da questa vicenda si impongono alcune riflessioni.

In primo luogo, e' gravissimo per uno Stato democratico che vengano schedate persone che avendo notizia di reato compiono il loro dovere di magistrati e organizzazioni democratiche che non hanno messo bombe o progettato attentati, ma che agendo alla luce del sole espongono fatti realmente accaduti per consentire a tutti i cittadini di esercitare valutazioni e scelte davvero libere e democratiche. In questo modo si attaccano ed intaccano i diritti di tutti i cittadini.

In secondo luogo si conferma l'importanza di non mettere a tacere la stampa libera e i giornalisti coraggiosi che mettono i cittadini in condizione di conoscere, ad esempio, se sono stati schedati o spiati. In questo senso - anche se riteniamo vadano protetti per privacy i fatti personali di persone non indagate che emergano dalle inchieste - ribadiamo la nostra ferma contrarieta' all'approvazione di leggi come quella controversa proposta dall'attuale maggioranza che vieta la pubblicazione degli atti relativi alle intercettazioni.

Le altre considerazioni riguardano direttamente noi. Nemmeno a farlo apposta, sul nostro sito ieri appariva un comunicato di critica al governo Prodi ed all'attuale maggioranza sulla questione della donazione degli organi. Non e' la prima volta che critichiamo il governo Prodi o suoi esponenti (vedi indulto, ddl sulle intercettazioni e altri temi della giustizia) o denunciamo i precedenti penali di parlamentari della maggioranza odierna, ne' sara' l'ultima. Secondo i criteri di chi ha redatto quel dossier saremmo dunque anche nemici del governo Prodi.

Lo stesso si potrebbe dire degli altri governi che abbiamo criticato di volta in volta - e sempre portando argomenti concreti o critiche dell'ONU, dell'OSCE e del Consiglio d'Europa - come quello russo, iraniano, israeliano, cinese, turco, giapponese, statunitense, coreano, cubano, birmano, bielorusso, etc etc.... E' evidente invece dalle diverse colorazioni politiche dei destinatari delle nostre critiche, dalla gravita' delle questioni denunciate e dall'autorevolezza delle fonti che citiamo, che siamo solo nemici dell'illegalita', della mistificazione mediatica e della violazione dei diritti umani.

Se scrivo che a suo tempo la Lega Nord aveva di fatto ipotizzato che Berlusconi fosse legato alla mafia e riportava vari argomenti a sostegno di tale ipotesi - salvo allearsi con lui piu' tardi - sto solo riportando un fatto. Se dico che Berlusconi controlla da solo una enorme fetta dell'informazione italiana e che tale fatto e' stato criticato dai maggiori organismi europei, sto soltando riportando la verita'. Lo stesso vale se riporto delle amicizie e dei favori fatti da esponenti di ex governi di centrosinistra e membri dell'attuale maggioranza a Callisto Tanzi, il patron di Parmalat, o se dico che l'indulto ai furbetti del quartierino e' una vergogna. Se sono fatti screditanti, si scredita chi li ha commessi, non io che rendo solo nota una verita'.

Il compito di un Osservatorio sulla legalita' e sui diritti - che annovera tra i suoi iscritti cittadini di opposte fedi politiche, che fin dal suo statuto prevede stringenti incompatibilita' con qualsiasi partito politico o organizzazione imprenditoriale e che opera aiutando legalmente contro gli abusi i cittadini svantaggiati - e' fra l'altro osservare e denunciare tutto quanto viola la legalita' e i diritti, a prescindere che l'autore dell'azione sia di destra o di sinistra, ricco o povero, bianco o nero, etc etc, e permettere ai cittadini di difendersi, fornendo loro informazioni o consigli legali.

La legalita' e i diritti non ammettono che si guardi in faccia a nessuno, ne' che si possa essere proni alla regola "chi non e' con me e' contro di me". A differenza di chi ha schedato a beneficio di uno o un altro personaggio politico organizzazioni libere e democratiche, noi dell'Osservatorio non ci vendiamo a nessuno.

* Presidente nazionale dell'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti onlus e direttore del sito www.osservatoriosullalegalita.org

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