NEW del 01 maggio 2006

 
     

Non offendere ma non usare le vittime di Nassiriya
di osservatorio

La strumentalizzazione dei poveri Carabinieri morti a Nassiryia e' immorale non meno di quanto lo sia il grido "dieci, cento, mille Nassiriya" lanciato da alcuni manifestanti a Milano e per fortuna subito bloccato dal parlamentare di Rifondazione comunista Daniele Farina.

Si vogliono infatti usare le salme dei Carabinieri morti a Nassiriya a scopo politico per giustificare la bonta' di una scelta ed ammantarsi del loro eroismo. I Carabinieri non 'appartengono' ad una parte politica o ad un dato governo, e nemmeno vi appartengono i caduti.

Quale che fosse la legittimazione internazionale della missione in Iraq e quali che fossero le motivazioni dei militari che si sono recati in quella missione (ad es comprarsi la casa), se essi hanno agito in modo onesto e fattivo per la popolazione locale e convinti di operare per la pace sono da rispettare. Ora poi sono morti e va rispettata la loro memoria ed il dolore delle famiglie.

Un caduto che si sia comportato con rettitudine non sarebbe meno eroe in caso fosse stata illecita o con secondi fini la decisione del governo di inviarlo al fronte, ne' chi si e' opposto alla missione in Iraq con motivazioni legalitarie si opponeva ai Carabinieri, anche se si cerca scorrettamente e strumentalmente di far passare queste equazioni.

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