NOTIZIARIO del 17/12/03

 
     

Il no di Ciampi alla Gasparri visto dall'estero
a cura di Giulia Alliani per Bollettino Osservatorio

Le faccende italiane solitamente non costituiscono motivo di grande interesse per la stampa estera. Tuttavia il veto posto da Ciampi all'immediata approvazione della legge Gasparri ha fatto si' che la notizia comparisse su testate di paesi anche molto lontani dall'Italia.

La notizia confezionata stanotte da Shasta Darlington, giornalista della Reuters, ha fatto rapidamente il giro del mondo. E' stata ripresa da China Daily, da Indolink, dal Sidney Morning Herald per arrivare poi a Forbes e a Hollywood Reporter e finire al New York Times. Ne parlano anche l'agenzia France Press, The Times, e l'International Herald Tribune.

Il veto di Ciampi viene definito "una mossa inusuale" dal momento che egli "per la prima volta rifiuta di firmare una legge per motivi che non siano di budget". Dopo aver descritto per sommi capi la legge Gasparri, i giornali ricordano dettagliatamente tutti i media che sono nelle mani di Berlusconi, o perche'la proprieta' e' controllata dalla sua famiglia o per il fatto che, anche sulle TV di stato, il presidente del consiglio puo' esercitare la sua influenza, e notano che la nuova legge avrebbe accresciuto questo potere.

Gli articoli riportano tutti la reazione stizzita di Berlusconi alla notizia che Ciampi non avrebbe firmato. Molti si soffermano sul fatto che si tratta della seconda umiliazione subita da Berlusconi nel corso della settimana, dopo il fallimento delle trattative per la Costituzione Europea.

Forbes, che intitola l'articolo sulla legge Gasparri "Et tu Ciampi?", ricorda il doppio fallimento della settimana, la "perdita" politica a Bruxelles e la perdita in Borsa a Milano del titolo Mediaset (-,5% a mezzogiorno, ora di Greenwich), ma riferisce che Berlusconi "pur famoso per i suoi commenti offensivi ed irritanti, ha assunto un atteggiamento moderatamente indifferente".

"Terro' conto di cio' che dice il Capo dello Stato, e delle eventuali modifiche da lui proposte" ha detto ai giornalisti lunedi', dopo un incontro avuto con Ciampi. "Se i cambiamenti saranno ragionevoli, il Parlamento ne terra' conto."

La Reuters, nel corso della giornata, ha poi dato notizia del decreto d'emergenza che Berlusconi ha preannunciato da Strasburgo, dove si trova, e che servira' a proteggere e a fare da scudo alle reti Mediaset, che, altrimenti, potrebbero perdere Rete 4.

by Bollettino Osservatorio

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