NOTIZIARIO del 18/12/03

 
     

Lettera dell'International Press Institute a Carlo Azeglio Ciampi (10 dicembre 2003)
traduzione di Rita Guma per Bollettino Osservatorio

Vienna, 10 Dicembre 2003

Vostra Eccellenza,

L'Istituto internazionale della Stampa (IPI), la rete mondiale di editorialisti, manager dei media e direttori di giornali di oltre 120 Paesi, e' profondamente preoccupata per la decisione del Parlamento italiano del 2 dicembre di varare la cosiddetta legge Gasparri sull'emittenza TV.

Secondo le informazioni in nostro possesso, la nuova legge rimuove le precedenti restrizioni sul fatto che una sola persona possa essere proprietaria di piu' di due reti televisive. Cosi' il proprietario di Mediaset che controlla tre canali commerciali nazionali, il primo ministro Silvio Berlusconi, potra' continuare ad avere interesse in questi media senza rischiare di avere problemi per il fatto di essere in contrasto con la vecchia legge.

Oltre al diretto controllo su alcune reti italiane, il primo ministro Silvio Berlusconi esercita una considerevole influenza indiretta come capo del governo italiano. In aggiunta, due importanti giornali, Il Foglio e il Giornale, sono gestiti rispettivamente dalla moglie e dal fratello del Premier. Oltretutto, egli e' anche proprietario della casa editrice Mondadori, che edita Panorama, una delle due riviste settimanali d'informazione piu' grandi del Paese.

L'Istituto internazionale della Stampa crede che questa legge prepari la via per una perenne concentrazione nel mercato italiano, una proposta che porta i seguenti problemi:
1) un mezzo meno praticabile e vigoroso per dare impulso all'espansione del mecato dell'informazione;
2) un'assenza di pluralismo democratico, di creativita' e di diversita' culturale nella societa' italiana;
3) un impedimento a separare i media dalle istituzioni politiche ed a prevenire le pressioni politiche e commerciali sui giornalisti.

L'Unione europea ha stabilito standard democratici per i mercati dei media nel proprio ambito, ma la concentrazione dei media in Italia causa preoccupazione riguardo alla qualita' della democrazia anche in Europa. Proprio quest'anno l'Italia, che attualmente detiene la presidenza UE, ha previsto un piano di lavoro che invitava l'Ucraina a introdurre una maggior diversificazione nel suo mercato dei media. Tuttavia l'Italia stessa ha mancato di adeguarsi al tipo di standard cui l'Unione Europea si aspetta che si adeguino i suoi membri.

L'Istituto internazionale della Stampa ricorda a Vostra Eccellenza che la legislazione che favorisce l'aumento della concentrazione dei media manca gli obiettivi democratici dell'UE a garanzia del pluralismo nelle comunicazioni, riguardanti un'importante salvaguardia della democrazia e delle differenze culturali.

Con in mente quanto sopra, l'IPI chiede a Vostra eccellenza di porre il veto a questa legge che blocca la liberta' di stampa e di introdurre un reale pluralismo di gestione nel mercato italiano dei media.

Suo,

Johann P. Fritz, Direttore

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Vienna, 10 December 2003

Your Excellency,

The International Press Institute (IPI), the global network of editors, media executives and leading journalists in over 120 countries, is deeply concerned at the decision of the Italian Parliament on 2 December to pass the so-called Gasparri law on TV broadcasting. According to information provided to IPI, the new law removes previous restrictions on one person owning more than two national broadcasting stations. As the owner of Mediaset which controls three nationwide commercial channels, Prime Minister Silvio Berlusconi will now be able to continue owning these media interests without fear of having them wrestled from him for being in breach of the old law. Aside from his direct control over some of Italy's broadcasting stations, Prime Minister Berlusconi exerts considerable indirect influence as the head of the Italian government. In addition, two large newspapers, Il Foglio and Il Giornale are also run by the Prime Minister?s wife and brother, respectively. Furthermore, he is also the owner of the Mondadori publishing house that owns Panorama, one of the country?s two biggest news weekly magazines.

IPI believes that this law paves the way for continued media concentration in the Italian market, a proposition which carries with it the following problems: 1) a less viable and vigorous media to suit an expanding information market; 2) a lack of democratic pluralism, creative expression and cultural diversity within Italian society; 3) a failure to distance the media from political institutions and prevent political and commercial pressure on journalists. The European Union (EU) has attempted to set democratic standards for the media markets within its boundaries, but the media concentration in Italy causes concern over the quality of democracy in Europe as a whole. Earlier this year, Italy, currently holding the EU presidency, issued a "work plan" calling on the Ukraine to introduce greater diversity in its media market. However, Italy itself is failing to set the kind of standard that the EU expects other countries to follow.

IPI would remind Your Excellency that legislation favouring increased media concentration defeats the democratic goals of the EU to guarantee pluralism in broadcasting, regarded as an important safeguard for democracy and cultural diversity. With the above in mind, IPI calls on Your Excellency to veto this law which threatens press freedom and to introduce a genuine plurality of ownership within the Italian media market.

Yours sincerely,

Johann P. Fritz Director

by Bollettino Osservatorio

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