18 settembre 2001

 
     

Puglia:
sogni di legalita' e realta' illegale

a cura di Red

Le recenti elezioni politiche e regionali hanno portato alla ribalta in Sicilia storie di associazione per delinquere, di tangenti o di interessi nelle consulenze: candidati, parlamentari, inquisiti eccellenti .

TUTTE LE MAZZETTE DEL PRESIDENTE : PROCESSO MAURO ATTO II -entrato nel vivo il processo a carico del Presidente della provincia di Ragusa, Giovanni Mauro ed altri sette imputati - ascoltati i primi testi dell'accusa - prossima udienza prevista per giovedi' 16 novembre
Ragusa - Una vicenda che avra' lunga durata. E' questa l'impressione molto forte che si ha nell'assistere alle udienze del processo penale che vede come maggior imputato il presidente della Provincia di Ragusa, Giovanni Mauro. L'accusa e' di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, la stessa che per due dei suoi collaboratori, Emanuele Vitale e Giovanni Buonuomo. Sono invece imputati di corruzione i tecnici Carmelo Piccitto, Carmelo Sidoti, Giuseppe Schinina', Giuseppe Busacca e Gaetano Casetti, tutti accusati di avere pagato tangenti al presidente della Provincia in cambio degli incarichi ottenuti. Sono gia' usciti dal processo avendo patteggiato la pena l'architetto Scattolini (corruzione, 1 anno di reclusione) e Ignazio Parrino, ex collaboratore di Mauro (associazione per delinquere, 20 mesi), collettore delle tangenti e grande accusatore del presidente. Il presidente-imputato nello stesso processo e' accusato anche di bancarotta fraudolenta e di altri reati societari in relazione al fallimento della societa' "Ceramiche Sud" di cui e' stato amministratore unico fino al maggio '95. Ci sono venti faldoni per oltre 10 mila pagine depositati dal pubblico ministero Corrado Fasanelli e 130 i testi che l'accusa ha chiamato a deporre. (...)
Il presidente Mauro (allora candidato per FI, oggi eletto deputato, ndr) ha preso l'abitudine di intervenire ad ogni udienza - controbatte ai testi che non sono suoi amici, trasformando il processo in una querelle piu' politica che penale. (...)
(Carmela Modica, Avvenimenti Iblei, 6 ottobre 2000)


LA LUNGA NOTTE DELLA PROVINCIA E LE TANGENTI DI MAURO
RAGUSA - Il grande accusatore dell'onorevole imputato, deputato forzista Giovanni Mauro, ex presidente della Provincia regionale di Ragusa, ha deposto in aula, la mattina di giovedi' 14 giugno, nel processo che vede alla sbarra oltre a Mauro stesso anche i suoi ex collaboratori Emanuele Vitale e Giovanni Bonuomo, e gli ingegneri Carmelo Sidoti, Carmelo Piccitto, Gaetano Casetti, Giuseppe Busacca e Giuseppe Schinina'. I professionisti rispondono di corruzione, mentre Mauro ed i suoi ex collaboratori di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Quattro ore di "fuoco incrociato" per Ignazio Parrino che ha confermato le dichiarazioni sulla vicenda delle tangenti da lui intascate e poi girate, secondo quanto raccontato alla Procura nel giugno di tre anni fa, all'allora presidente della Provincia, ribadendo date delle tangenti ed importi ricevuti. Sono state ricostruite in aula tutte le dazioni di denaro dell'architetto Ernesto Scattolini: 30 milioni una prima volta; 48 la seconda; 27 la terza e 35 la quarta. (....)
Il processo riprendera' il prossimo cinque luglio. Saranno sentiti i primi tre imputati: gli ingegneri Giuseppe Busacca, Carmelo Piccitto e Gaetano Casetti.
(Avvenimenti Iblei, 19 giugno 2001)


RAGUSA - L'udienza del processo per le presunte tangenti all'amministrazione provinciale prevista per il 5 luglio, non si e' tenuta. Mancavano infatti alcuni avvocati impegnati a Roma per questioni istituzionali. Mancavano anche alcuni imputati. Il presidente del collegio giudicante, Michele Ciarcia', ha rinviato il processo a dopo l'estate: sono state fissate due udienze, per il 3 e il 4 ottobre.
(Avvenimenti Iblei, 6 luglio 2001)


(Ricordiamo che l'8 giugno il neo deputato di Forza Italia Giovanni Mauro è stato condannato ad 1 anno e 2 mesi di reclusione, pena sospesa, per la truffa perpetrata quando era presidente della Provincia, nel 1995-98. Infatti avrebbe indebitamente percepito l’indennità di carica raddoppiata, documentando un rapporto di lavoro privato fittizio.
Mauro attualmente è imputato in altri 2 processi: quello sopra documentato, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione per incarichi professionali affidati dalla Provincia e l’altro per bancarotta fraudolenta e reati societari connessi in relazione al fallimento della società "Ceramiche Sud" di Ragusa della quale era amministratore unico. Ndr)


RAGUSA - Il senatore diessino Gianni Battaglia ha accusato l'opposizione, mediante la gestione del commissario straordinario Fulvio Manno, di aver ridotto l'ente Provincia ad una sorta di agenzia privata al servizio delle clientele. E le clientele Battaglia le chiama per nome e cognome. Sono gli esponenti politici del centrodestra e di un fitto reticolo di interessi particolari anche di dubbia liceita'. (...) Per esempio, proprio lo scorso luglio 2000, fu bandito un concorso indetto dall' presidente dell'ente, Giovanni Mauro, che sembrava ritagliato su misura per Giorgio Ruta, suo fidato consigliere. Gianni Battaglia se ne accorse, e la cosa fu bloccata. Allora c'era Giovanni Mauro che l'incarico di presidente dell'ente non lo lascio' nemmeno dopo l'arresto ed il processo (tutt'ora in corso) per corruzione. Ora c'e' il commissario straordinario Fulvio Manno che si tira contro sistematicamente alcuni dei comunicati stampa del diessino Gianni Battaglia. "Il commissario sta mortificando un'istituzione - tuona il senatore Battaglia, con la sua proverbiale calma di uomo ragusano - ne blocca del tutto l'attivita' finalizzata agli interessi generali degradandola a comitato privato, segnalatosi per la sensibilita' e la benevolenza verso tutte le esigenze elettorali di capi e candidati del centro destra". (...) "
(...)Sulla legittimita' di ogni singolo atto dovranno pronunciarsi in ogni sede tutti gli organi competenti".
(Sintesi dell''articolo di Carmela Modica,
Avvenimenti Iblei 9 luglio 2001)


Il presidente della Provincia aggredito durante una riunione Calci e pugni da un consigliere di amministrazione dell' Asi, agenzia siciliana per l' informatica
Il presidente della Provincia di Agrigento, Vincenzo Fontana (Fi), è stato aggredito ieri sera a calci e pugni da un consigliere di amministrazione dell' Asi, agenzia siciliana per l' informatica, durante una riunione nei locali della Provincia. Fontana è stato medicato nel pronto soccorso dell' Ospedale San Giovanni di Dio, di cui è primario. L' aggressione è avvenuta mentre si esaminavano le problematiche legate alla vicenda dell' Asi, la società che ha curato i servizi di informatizzazione della Provincia, che nei giorni scorsi è stata al centro di una inchiesta giudiziaria: 15 avvisi di garanzia per falso in bilancio sono stati notificati a consiglieri di amministrazione, direttori operativi e revisori dei conti in carica negli ultimi tre anni. «L' aggressione - si legge in una nota diffusa dall' amministrazione provinciale - si inquadra nel clima di forte tensione che in questo momento caratterizza la vicenda legata alle sorti dell' Asi, sulla quale la Provincia ha assunto posizioni di intransigenza sul fronte della legittimità dei provvedimenti». Solidarietà al presidente, che questa mattina era al lavoro nel suo ufficio, è stata espressa dal Prefetto di Agrigento, Ciro Lo Mastro, dai componenti della giunta provinciale e dai funzionari dell' Ente.
(Il giornale di Sicilia, 18 luglio 2001)

Bollettino Osservatorio

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