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Buon Santo Stefano
di
Paola Di Caterino
Un chilometro, un serpentone umano in fila alla Onlus pane quotidiano nella sola città di Milano, per un pasto il giorno di Natale, un PASTO!
Milioni di pensionati a 600 euro al mese, milioni di bambini sotto la soglia di povertà, famiglie che fino a venticinque trenta anni fa potevano vivere una vita degna di chiamarsi tale, e cioè, lavorando in due, fare studiare i propri figli, curarli e curarsi, concedersi uno svago e qualche vacanza, oggi a malapena arrivano alla terza settimana rinunciando a quello che nel 2025 non dovrebbe essere considerato superfluo.
Cure mediche comprese ma anche riposare, godere del proprio tempo libero, una prospettiva di vecchiaia serena e di futuro per i propri figli. Non semplicemente sopravvivere nella scissione psichiatrica tra un mondo scintillante e il vuoto del conto corrente e dell'anima.
E in questo orrore quotidiano scoprire che la propria esistenza non è contemplata, che mentre ti affanni sperando di arrivare a fine giornata , ché ragionare sulla lunga distanza sarebbe un azzardo, il circuito mediatico (fact checker compresi, eh, che quelli sono INDIPENDENTI ahahahah) ti informa che se non dai tutto per l'Ucraina, sei un un egoista, un disadattato, quando non un fiancheggiatore dell'autocrate russo.
Tu ricordi soltanto che, quando ancora nessuno aveva deciso che la Russia doveva essere considerata al pari della Germania nazista, i tuoi figli non avevano le manine fredde in inverno e le bollette non ti prendevano metà stipendio, e, incredibile a dirsi, la parola guerra, armi, bombe, nemico, erano ancora un tabù. Un'immondizia superata dalla storia, un crimine anacronistico.
Ma la memoria potrebbe sbiadire e le tendenze autolesioniste prendere il sopravvento, che lo sappiamo da quando nasciamo, il senso di colpa è una roba facile da indurre
Poiché l'essere umano è un animale sociale, il timore dell'esclusione o del giudizio rende questa leva quasi irresistibile.
E a chi si presta per soldi e potere a questa turpe manipolazione, vorrei raccontare che la coscienza di Raskolnikov è un campo di battaglia. Crede che l'umanità si divida in uomini ordinari , soggetti alla legge e alla morale comune, e straordinari ,che hanno il diritto di infrangere le leggi per un bene superiore. Vorrebbe poter dire di appartenere a questi ultimi, ma invece scopre di essere lui stesso un fallito, un 'pidocchio'.
Quindi buon santo Stefano.
Ecco, leggere i russi gli farebbe un gran bene.
 
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