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Difensori (ma non praticanti) delle tradizioni cristiane
di
Rita Newton
Dà il voltastomaco il balletto dei politici sovranisti intenti ad autoproclamarsi campioni della fede e/o delle radici cristiane d'Europa e anche l'assenza di forti prese di posizione di chi delle radici cristiane è rappresentante.
Salvini con i rosari e la pubblicità della messa, la Meloni con presepi ovunque (alcuni anni fa persino come premio sul palco di Atreju) e tutti gli altri che "si sparano le pose" con sfondi e slogan religiosi e poi vivono all'opposto dei principali dettami religiosi, non fanno che confermare l'ipocrisia loro e di tanti altri meno noti che pure vivono con libera interpretazione la fede alle cui regole vorrebbero piegare chi non la vuole.
Oltre a dimostrare di non conoscere il comandamento fondamentale del Vangelo (ama il prossimo tuo come te stesso) Meloni, Salvini, Berlusconi, Santanché e compagni (pardon, camerati) politicanti non sono sposati né in chiesa né in comune (la coppia santificata con il matrimonio è uno dei fondamentali della religione cattolica) e hanno avuto un" rosario" di relazioni, ma ci devono affliggere con sceneggiate in cui condannano gli altri che non la pensano come loro ma al contrario di loro si comportano coerentemente con la propria convinzione.
Purtroppo per molti prelati tutto fa brodo ed è meglio accompagnarsi finanche con i dittatori sudamericani (vedi Pinochet)
e benedire guerre che permettere l'avanzata di qualcuno che non la pensa come loro. Quindi si dice ai bambini che Babbo Natale non esiste e non si alza invece la voce per dire "non esiste" che noi si vada nozze con sepolcri imbiancati che della difesa del cristianesimo fanno solo una bandiera, la cui asta è però conficcata nella carne di quelli che il Vangelo definisce "ultimi".
Questi ultimi sono difesi nel concreto solo da religiosi come Don Mattia Ferrari e Monsignor Pizzaballa, i quali riscattano con le loro azioni quelle di tanti falsi cristiani e le dichiarazioni di altri prelati - alti o bassi - incapaci di prendere posizioni coerenti con il libro in base al quale si ergono pastori e moralizzatori.
 
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