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23 dicembre 2025
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Stampa tedesca: Putin ha vinto la guerra
di Clara Statello

La stampa tedesca c'è arrivata: il conflitto in Ucraina è una guerra di logoramento, in cui vince chi ha le capacità di resistere più a lungo.

In un articolo dal titolo: Schmerzhafte Wahrheiten - Verità dolorose, pubblicato sul quotidiano Welt am Sontagg, è prevista la sconfitta dell'Ucraina.

"È tempo di affrontare la realtà -si legge - con lucidità, spietatezza, dolore. L'Ucraina perderà la guerra contro la Russia: gli europei devono ammetterlo, anche se fa male. L'unico obiettivo che resta è impedire il peggio".

Il peggio, secondo l'editorialista Jacques Schuster, Redattore capo di Welt am Sontagg è la perdita totale della sovranità dell'Ucraina, con Mosca che non si fermerà al Donbass, ma proseguirà sino alla Galizia.

L'Ucraina non ha le capacità militari, finanziarie e sociali di schierare schierare indefinitamente uomini e armi al fronte, nonostante il sostegno degli Stati Uniti e degli europei, scrive Schuster.

"Il nuovo prestito UE da 90 miliardi di euro darà a Kiev un po' di respiro per un po'. Ma cosa succederà dopo?" La guerra non finirà, la Russia continuerà a combattere perché percepisce questa guerra (finalmente ci sono arrivati) come una minaccia esistenziale.

"Si sente accerchiata dalla NATO, si vede stretta in una morsa a causa dell'espansione verso est dell'Alleanza Atlantica e non si lascerà scoraggiare dall'avanzare – se necessario, solo metro per metro, anno dopo anno. È così che rimarrà".

L'autore spiega il punto di vista russo non utilizzando le mappe, ma ricorrendo alla follia (la paranoia russa). Ma proprio per ciò, argomenta, sarà impossibile convincere Mosca che non esiste alcuna minaccia esistenziale (solo 40 stati che da quattro anni forniscono ad una proxy armi di tutti i tipi per combattere la Russia, dopo aver sostenuto il colpo di stato dell'Euromaidan, dieci anni di guerra in Donbass, il sostegno all'opposizione russa, il tentativo di golpe in Bielorussia e trent'anni di espansione della NATO ad est, nulla di serio, insomma).

Dunque i tedeschi si accorgono che il tempo stringe per l'Ucraina e l'unica speranza è che Mosca decida di non arrivare sino a Leopoli, perché sarebbe difficile da governare: "C'è solo un barlume di speranza - prosegue - Vladimir Putin sa di essere troppo debole per mantenere il controllo sull'Ucraina nella sua interezza e a lungo termine. Un'occupazione dell'intero Paese trasformerebbe le regioni occidentali in una zona di guerriglia e centinaia di migliaia di giovani fuggirebbero verso ovest, imponendo ulteriori costi allo Stato russo, già impoverito, attraverso questa "fuga di cervelli" – costi che il Cremlino non può sostenere a tempo indeterminato. Questo fatto potrebbe essere un argomento nei negoziati per evitare il peggio".

Dunque la proposta è quella di negoziare con il Cremlino, chiedendogli di mantenere la statualità dell'Ucraina, cosa che la Russia, almeno finora, non ha mai dichiarato di voler annientare.

Infine il tempo stringe anche per l'Europa che dovrà affrontare una perdita di credibilità (e deterrenza) proprio mentre Trump sta ridimensionando il peso degli USA nella NATO.

"Le cose si preannunciano cupe per il prossimo anno. I fatti sono angoscianti, soprattutto a ridosso del Natale. Ma come scrisse Thomas Mann, "A lungo termine, una verità dannosa è meglio di una bugia utile", conclude l'articolo.

Ciò che risalta è il drastico cambio di retorica dell'editoriale. Il punto di vista di Mosca trova spazio nella propaganda occidentale. Le sanzioni non servono e tutto ciò che finora è stato fatto per l'Ucraina non serve a fermare i russi. Non perché la Russia è una malvagia dittatura, ma perché si tratta di un problema esistenziale (seppur malpercepito a causa della loro follia, visto che noi siamo pur sempre i buoni).

D'improvviso, la "brutale aggressione non provocata e del tutto ingiustificata dell'Ucraina da parte della dittatura russa" trova invece una giustificazione: Mosca si sente accerchiata. Ne segue che è inutile continuare con il sostegno finanziario, l'Ucraina non potrà che perdere in una guerra di logoramento.

Perché questo cambio?

Fallito il tentativo di rapinare gli asset russi, deve essere arrivato un contro-ordine di scuderia: pur di non infrangere il Sacro Dogma del no debito, i tedeschi sono disposti ad ammettere che Putin ha ragione e la Russia ha vinto la guerra.



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