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La Costituzione pacifista
di Santina Sconza
22 dicembre 1947 approvazione della Costituzione italiana.
L'Assemblea Costituente votò a favore del testo con 453 voti favorevoli e 62 contrari.
Fu promulgata dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, il 27 dicembre 1947.
È entrata in vigore il 1° gennaio 1948, rendendo l'Italia una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sui diritti inviolabili dell'uomo.
L'Articolo 11 della Costituzione Italiana ripudia la guerra, fu voluto e discusso ampiamente dai Padri e dalle Madri Costituenti.
In particolare da Pietro Nenni, padre di Vittoria prigioniera politica morta nel lager di Auschwitz il 15 luglio 1943, che sosteneva la pace e il pacifismo, portavoce della corrente pacifista e antifascista, fondamentale per l' inserimento del rifiuto della guerra.
E Alcide De Gasperi, favorevole all'adesione dell'Italia a organizzazioni internazionali, come le nascenti comunità europee, per garantire la sicurezza collettiva e prevenire futuri conflitti.
Fu un risultato di compromesso tra le diverse forze politiche (comunisti, socialisti, democristiani) per sancire un principio antifascista e pacifista dopo la Seconda Guerra Mondiale, promuovendo la cooperazione internazionale.
Nonostante il ripudio della guerra, l'Italia può rispondere militarmente in caso di aggressione della nostra nazione.
L'Articolo 52 della Costituzione Italiana stabilisce che la difesa della Patria è un sacro dovere del cittadino.
La difesa della nostra Patria, Presidente Mattarella.
Il nostro Presidente della Repubblica Italiana ha conosciuto sia Pietro Nenni ma soprattutto Alcide De Gasperi, fondatore della Democrazia Cristiana.
Gli obbiettivi dell'articolo 11 della Costituzione sono:
- Rifiuto della guerra offensiva: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa, derivato dalla sua esperienza bellica e dal regime fascista che l'aveva promossa.
- Apertura alla Pace: Permette l'adesione a organizzazioni internazionali (come l'ONU, l'UE) che mirano alla pace e alla giustizia, accettando limitazioni di sovranità per garantire la sicurezza collettiva.
- Compromesso Politico: Rappresenta il punto di incontro tra chi voleva una netta condanna di ogni forma di guerra (es. i socialisti) e chi, pur pacifista, voleva garantire la difesa dell'Italia (es. i democristiani), permettendo la legittima difesa.
Leggittima difesa se l'Italia, la nostra nazione viene aggredita.
Lei Presidente ha cancellato l'articolo 11 e 52, usando la guerra come mezzo per arrivare alla pace.
"Si vis pacem, para bellum", Se vuoi la pace prepara la guerra che significa che armarsi e dotarsi di una forte difesa è il modo migliore per scoraggiare gli aggressori e garantire la pace attraverso la deterrenza.
E no Presidente noi siamo contrari alle sue parole
"La spesa per dotarsi di efficaci strumenti che garantiscano la difesa collettiva è sempre stata comprensibilmente poco popolare. Anche quando, come in questo caso, si perseguono finalità di tutela della sicurezza e della pace, nel quadro di una politica rispettosa del diritto internazionale. E tuttavia, poche volte come ora, è necessario.
Anche per dare il nostro decisivo contributo alla realizzazione della difesa comune europea. Sicurezza nazionale e sicurezza europea sono oggi indivisibili”.
È vero Sicurezza Nazionale e Sicurezza Europea sono indivisibili, ma non si possono affamare i popoli europei per arricchire un governo corrotto, quello ucraino, che vende le armi alle varie mafie e compra cessi d'oro.
Ancora una volta lei è per la guerra, ancora una volta lei è a favore delle armi ignorando la Costituzione.
Noi invece affermiamo Se vuoi la pace prepara la pace, costruendo un tavolo per la pace, non preparandoci ad una guerra che può essere l'atto finale dell'umanità.
 
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