Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
22 dicembre 2025
tutti gli speciali

Verso la guerra (l'informazione deviata)
di Corrado Poli

Traduco e integro la dichiarazione di Gabbard e un breve commento.

La dichiarazione di Tulsi Gabbard, Direttore della National Intelligence (DNI - un ruolo simile a quello di un sottosegretario nel governo italiano; analogo a quello svolto da Mantovano) non è stata ripresa dalla gran parte dei media italiani ed europei, eppure è molto significativa e autorevole.

Ecco la dichiarazione di Gabbard: “I guerrafondai (warmongers) del sottogoverno (Deep State) e i loro media propagandistici stanno nuovamente cercando di minare gli sforzi del presidente Trump per portare la pace in Ucraina - e in effetti in Europa - sostenendo falsamente che la 'comunità di intelligence statunitense' condivide e sostiene il punto di vista dell'UE/NATO secondo cui l'obiettivo della Russia è quello di invadere/conquistare l'Europa (al fine di ottenere sostegno per le loro politiche favorevoli alla guerra).
La verità è che l'intelligence statunitense ritiene che la Russia non abbia nemmeno la capacità di conquistare e occupare l'Ucraina, figuriamoci di ‘invadere e occupare’ l’Europa.”

- È interessante notare come Gabbard fosse stata una deputata democratica e sostenitrice di Bernie Sanders prima di passare ai repubblicani aderendo al programma di Trump.

- La sua dichiarazione conferma che, nell'Occidente e negli Stati Uniti, è in corso una lotta (qualcuno la definisce già una guerra civile) tra i globalisti e i promotori di un nuovo ordine geopolitico. I nuovi schieramenti prescindono dalle vecchie categorie di destra e sinistra, da progressisti e conservatori, democratici e repubblicani.

- Nei maggiori Stati europei, da due decenni e più, si sono instaurati regimi (difficile chiamarli diversamente) in difesa della fazione globalista che rischia di essere travolta da un populismo definito 'estrema destra’, ma che osservatori più profondi - anche provenienti da tradizioni di sinistra, marxiste, liberali, ecc. - interpretano in modo più articolato e critico.

- Non esiste ancora un pensiero strutturato (e per elaborarlo saranno necessari anni, se non decenni), ma in tutta Europa montano le contestazioni nei confronti dei governi.

- Emblematica quella degli agricoltori che protestano contro l’accordo con il Mercosur, fatto passare come la promozione di un’area di libero scambio (globalista), mentre si tratta di un accordo che favorisce pochi grandi colossi dell’agroalimentare e non ha nulla a che vedere con una politica liberista. Piuttosto, ci troviamo di fronte a un sistema sempre più dominato da monopoli che, nello specifico settore alimentare, creano una sconcertante dipendenza dell’Europa da organizzazioni pantagrueliche.

- Anche in questa prospettiva va valutata la scellerata politica di riarmo, il cui ultimo scopo è la difesa dell’ordine globale dominato da pochissimi grandi attori privati che controllano i governi occidentali anziché esserne controllati.

* Componente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio, già docente presso la Johns Hopkins University, Baltimora (USA)


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale