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Open Arms e cibo per i pesci
di Santina Sconza
Sequestrare su una nave profughi non è reato.
Le sentenze si rispettano ma si criticano, il Diritto di Critica è un diritto costituzionalmente garantito (Art. 21 Cost.) che permette di esprimere dissenso o giudizi negativi sui provvedimenti giudiziari.
Si rispettiamo le sentenze, oggi il ministro Salvini può scrivere con soddisfazione su X: “Difendere i confini non è reato”, pubblicando una sua foto con la scritta “Assolto”.
Così come la Presidente Meloni al Senato può aprire il suo intervento con un esplicito sostegno al leader della Lega: “Un applauso per l’assoluzione del vicepremier Matteo Salvini dall’accusa infondata di sequestro di persona e dalla definitiva affermazione del principio che un ministro dell’Interno che difende i confini italiani sta facendo il suo lavoro e niente di più. Esprimiamo la nostra solidarietà e gioia al vicepremier”.
Queste le opinioni della Meloni e Salvini, pareri che ci fanno capire che da oggi il governo si sente più forte, può perseguitare le Ong, può sequestrare per giorni e giorni i profughi salvati perché solo così si difendono i confini.
Oggi la disumanità può essere applicata, guai avere empatia, guai aiutare una persona che sta per annegare.
Ma la "legge del mare" impone un obbligo inderogabile di soccorso a ogni comandante di nave, indipendentemente dalla nazionalità delle persone in pericolo e un porto sicuro.
Personalmente sono d'accordo con il fondatore dell’organizzazione Open Arms Oscar Camps che ha espresso un giudizio critico sulla decisione della Cassazione:
“Non è una decisione tecnica, è una decisione politica. Neanche oggi si è fatta giustizia, ma si è costruita una impunità.
Dire che non c’è reato quando un ministro blocca per giorni persone salvate in mare significa legittimare l’uso della sofferenza umana come strumento politico. Quello che è successo oggi è preoccupante per lo stato di diritto.
Questo precedente non solo cancella il passato, ma autorizza anche il futuro. Autorizza altri governi a chiudere i porti, a trattenere le persone sulle navi. Noi continueremo in mare, loro continueranno nei palazzi: la Storia giudicherà chi sta dal lato giusto”.
Abbia inizio la caccia alle Ong, si lascino annegare in mare donne incinte, bambini, perché l'umanità è morta.
Oggi è vietata l'empatia, colui che scappa da guerra e fame deve finire in fondo al Mediterraneo, che siano cibo per i pesci da mettere sulle nostre tavole.
 
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