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Schlein vuole la guerra?
di Claudio Grassi
Schlein a Meloni, Salvini è il vicepremier o il portavoce di Mosca?
La segretaria del Pd che attacca la Meloni perché è troppo poco decisa nel contrastare la Russia è uno spartiacque, una fatto politico gravissimo.
Criticare il governo per non volere usare gli asset russi per la guerra in Ucraina non è un dettaglio, È UNA SCELTA DI CAMPO che di fatto spinge per la prosecuzione della guerra.
Significa, sostanzialmente, posizionarsi sulla linea della Von Der Leyen, della Kallas, dei “Volenterosi” e cioè per la prosecuzione della guerra sulla base del fatto che abbiamo un nemico: la Russia.
E che questo nemico deve essere sconfitto attraverso la guerra che, per il momento, sta combattendo l’Ucraina.
Significa collocarsi nella linea del riarmo europeo e italiano in funzione anti-russa.
Significa accettare la reintroduzione della leva obbligatoria.
Significa accettare, come hanno detto i rappresentanti del governo francese e inglese, che dobbiamo mettere in conto che i nostri figli e i nostri nipoti possano morire in guerra.
Per quanto mi riguarda una alleanza contro le destre che non sia una alleanza contro la guerra, non ha nessun senso,
Sarebbe bene che, di fronte a queste posizioni della segretaria del Pd (non della sua ala riformista), AVS e il M5S si pronunciassero,
Oggi, con quello che sta succedendo nel mondo, una alleanza progressista che non si costruisca con una chiara posizione in politica estera non ha nessun senso, si sfascerebbe dopo un mese.
Bisogna parlarne subito, non una settimana prima delle elezioni.
 
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