Crisi industriale tedesca e piano di pace "volenteroso"
di Luca Deperi

Allarme degli industriali tedeschi: "crisi peggiore dal 1949". Notizia di ieri che spiega tante cose a cominciare dal piano per la guerra permanente.

I punti del cosiddetto "piano per le garanzie di sicurezza per l'Ucraina", in realtà rappresentano una resa incondizionata russa:

— Sostegno costante all'Ucraina, incluso il mantenimento della forza dell'esercito ucraino in tempo di pace a 800.000 uomini. Considerate che l'Ucraina oggi ha circa 25 milioni di abitanti, in Italia siamo poco meno di 60 milioni e abbiamo un esercito di circa 160.000 uomini. Capite che 800mila stipendi per loro sono insostenibili; per dire, contano 260mila unità l'esercito francese e 180mila quello tedesco. È una proposta che può essere fatta solo da chi ha la certezza che dall'altra parte, Russia, arriverà un rifiuto.

— Forze multinazionali guidate dall'Europa nell'ambito di una coalizione con il sostegno degli Stati Uniti. La coalizione dovrebbe aiutare nella ricostruzione dell'Ucraina, garantire la difesa del cielo e dello spazio aereo, con possibili azioni all'interno della stessa Ucraina. Ricordo che uno dei motivi addotti dalla Russia per l'entrata nel conflitto, per altro già esistente dal 2014, fu proprio che non voleva militari Nato in Ucraina, con questo "piano" praticamente i militari euro/atlantici ci sono e in parte li pagherebbero loro, i russi, con i soldi a loro rubati; ci stanno di sicuro!

— Partecipazione internazionale al monitoraggio del cessate il fuoco guidato dagli Stati Uniti: preallarme degli attacchi, registrazione delle violazioni e reazione. Quindi stato di guerra permanente che come è già esploso dopo i disattesi accordi di Minsk resterebbe lì latente, con l'aggiunta che a sto giro l'escalation è palesemente nucleare. Top!

— In caso di un nuovo attacco all'Ucraina, la coalizione si impegna a rispondere con mezzi militari, di intelligence, economici e diplomatici. Questo è la prosecuzione di quanto sopra, unico sbocco conflitto nucleare esteso almeno a tutta Europa.

— Sostegno all'adesione dell'Ucraina all'UE. Di questo alla Russia non interessa, sarebbe interessante (si fa per dire) però applicare Schengen ai cittadini ucraini in tale contesto di distruzione, di guerra permanente, di estremizzazione politica... Noi europei faremmo veramente un affare, e questo è un buon motivo davvero per cui la Russia potrebbe apprezzare.

— Finanziamento della ricostruzione, accordi commerciali. C'è da ricostruire l'economia europea e non ne sono capaci, li voglio vedere a gestire il caos ucraino. Questo è fumo, promesse elettorali. Voglio vedere l'est Europa che accordi commerciali consentirà alla concorrenza al ribasso ucraina e inoltre sarebbe una mangiatoia senza fondo allo stato attuale delle cose, realisticamente insostenibile.

In tutto ciò non si parla di Donbass e di Crimea. Geniale! Quindi non c'è nessun riconoscimento sui territori occupati dai russi né sul piano militare né etnico e ciò rappresenta una bomba a orologeria, casus belli assicurato per l'eternità.

Mosca risponderà con un "tanto vale continuare adesso che aspettare questi si riarmino e chiudano accordi di fatto con la Nato".

Quindi a mio avviso che i russi accettino "questa roba qua" ("questa roba qua" mi sembra formulazione più corretta rispetto al nobile termine di "piano") ritengo sia impossibile. Purtroppo temo dovrà morire ancora un sacco di gente prima di rinsavirci. Del resto è "la crisi peggiore dal 1949" e si sa che storicamente la borghesia teutonica è leggerissimamente egoista...

Qui inoltre è addirittura pappa & ciccia con gli storici rivali anglo-francesi per cui davvero o la Russia accetta una resa che prelude al suo crollo totale oppure troveremo guerra anche nel 2026.

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