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UE sanziona analisti e giornalisti ritenuti filorussi
di Clara Statello
L'Unione europea ha sanzionato 17 analisti, intellettuali, giornalisti accusati di essere filorussi e diffondere contenuti anti-ucraini e anti-NATO.
E' un punto di non ritorno per la libertà di espressione in Europa: gli EUristocratici hanno trovato la formula per mettere il bavaglio all'opposizione e perseguitare giornalisti, intellettuali e accademici per le loro analisi, facendoli passare per agenti "del Nemico".
Peccato che, non solo l'UE non è in guerra, ma pensa di dover sedere al tavolo dei negoziati di pace e poter imporre condizioni a Mosca.
La tempistica dei provvedimenti sanzionatori suggerisce che i volenterosi si stiano preparando alla continuazione del conflitto, mentre cercano cavilli per poter finanziare Kiev con i fondi congelati di Mosca.
Quale sarà il prossimo passo, dopo questo "salto di qualità"?
 
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