Brutti scherzi di Natale
di Roberta Altrui *

Grazie alla presa di posizione pubblica, sui social, di alcune colleghe, scopro di un trend natalizio di cui ero completamente ignara.

Pare vada di moda organizzare degli scherzi ai bambini piccoli, mentre dormono: un elfo taglia loro i capelli, scarabocchia loro la faccia (e altre cose assurde, cercate i video), poi i genitori riprendono la reazione al risveglio dei figli e la postano sui social.

Allora, io sono una fan degli scherzi fantasiosi, però un conto è l'elfo che durante la notte ha combinato qualcosa all'albero di Natale, in cucina, o ai rotoli di carta igienica, un altro è se "combina" qualcosa ai bambini e ai loro corpi inermi, mentre sono abbandonati al sonno.

Questo scherzo infonde un senso di insicurezza e mortificazione ai bambini, il rischio dello sviluppo di un trauma è molto alto, perché la sensazione di essere minacciati e non protetti durante la notte, è davvero classificabile come una sevizia (non sto scherzando).

Questa sensazione unita all'idea schiacciante di essere piccoli, vulnerabili e deboli, idea rafforzata dalla visione delle foto che documentano l'elfo che li "raggira", non aiuta a costruire un'immagine del Sé adeguata. Le foto hanno un potere enorme.

Inoltre godere della reazione ingenua di spavento, stizza o rabbia dei bambini e condividerla con un pubblico, è un abuso psicologico di stampo narcisistico, una vessazione.

Di questi tempi, bisogna ribadire anche le ovvietà, ma l'ineducazione (perché non è neanche diseducazione, è proprio la mancanza di un piano educativo) regna ed è catalizzata dalla pulsione ad usare i social network.

* La dott.ssa Altrui è Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'età evolutiva, Educatrice Socio-pedagogica e consulente familiare

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