Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
12 dicembre 2025
tutti gli speciali

RDC: chiamata alla resistenza nazionale
di Laurent Luboya

Nell'est del Congo nulla è improvvisato. L'avanzamento delle forze ruandesi e delle loro staffette congolesi segue una logica fredda e pazientemente costruita: guadagnare terreno, imporre un rapporto di forza permanente, rimodellare il futuro della regione secondo le ambizioni di Kigali. I minerali sono solo esche; dietro di loro si nasconde un progetto molto più vasto, quello del dominio strategico maturato da decenni.

Di fronte a questa azienda, alcuni congolesi hanno scelto la via della sottomissione. Si stanno allineando dietro l'M23 o altri gruppi a guida remoto, scambiando onore nazionale per pochi biglietti, alcune illusioni di influenza. Non vedranno mai che il loro impegno conferisce loro un solo ruolo: quello dello strumento. E quando finirà la loro utilità, saranno scartati, sostituiti, dimenticati. Non si costruisce il proprio futuro nel tradimento, né la dignità nella dipendenza.

Intanto il Congo sta perdendo villaggi, colline, mine: non per debolezza, ma perché il nemico avanza con metodo. E ogni battuta d'arresto è un monito. Ogni territorio lacerato è la prova che l'obiettivo non è puntuale: punta al cuore strategico del Paese, spina dorsale della sua sovranità.

Ecco perché non c'è più tempo per la dispersione, né per il silenzio. La nazione deve unirsi alla resistenza. Resistenza ampia, profonda, determinata. Una resistenza che mobilita tutte le forze viventi: politiche, consuetudine, intellettuali, spirituali, cittadini. Una resistenza che smaschera le reti predatorie, prosciuga la complicità, combatte i doppi programmi, rafforza l'unità nazionale contro chi sogna di disperdere il Congo pezzo dopo pezzo.

Questa resistenza non è solo una risposta all'aggressione: è un dovere verso i nostri antenati, un impegno verso i nostri figli, un atto di fedeltà alla storia. Chi si mette al servizio degli interessi stranieri deve sapere che si esclude dal destino nazionale. Chi si alza per difendere la sovranità deve capire che incarna la continuità della posizione del Congo.

Il futuro giudicherà tutti. Separerà chi ha resistito da chi ha fatto da staffetta per la frammentazione del paese. Ma una certezza rimane, indiscutibile: il Congo deve bocciare, con tutti i mezzi legittimi, qualsiasi progetto volto ad amputarlo, indebolirlo o sottometterlo.

La nazione congolese non è mai stata progettata per piegarsi. È nata dalle lotte, nutrita dalla resistenza, forgiata nel calvario. Anche oggi, deve rialzarsi, unirsi e affermare, di fronte al mondo intero, la sua determinazione a rimanere libera.

Congolese, Congolese: è arrivato il momento della resistenza nazionale. Il paese ci chiama. Nessuno lo difenderà al nostro posto.


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale