Cronache dal pianeta Papalla
di Elisa Fontana *

Scopriamo oggi che lo splendido Trump ha messo in atto una strategia ben precisa: “lavorare per allontanare Roma dall’Europa. Ma caro Donald, di che strategia vai cianciando quando siamo capacissimi di far tutto da soli? O Giorgina ti sembra perdutamente innamorata dell’Europa? Le solite esagerazioni americane.

Scopriamo anche che il patinatissimo film autocelebrativo su Brunello Cucinelli ha ricevuto 4 milioni di euro di tax credit dallo Stato, cioè noi. Cinecittà, società pubblica, cioè sempre noi, mette a disposizione i suoi grandi spazi per la festa del debutto del film. Alla fine arriva la nostra pregiata presidenterrima, insieme ai vertici di Cinecittà, tutti vestiti da Cucinelli, in una plastica sfilata da settimana della moda.

E come modelli qualsiasi alla fine della sfilata andranno di corsa a restituire i capi prima di incorrere in un qualche reato, visti i prezzi (il solo completo di Giorgina veleggia oltre i 5 mila euro). Insomma, il pubblico ha finanziato il privato e gli ha fatto pure omaggio di una presidente del consiglio che, come una influencer qualsiasi, fa la testimonial di un brand, forse la prima al mondo. Non siete orgogliosi?

La cucina italiana è patrimonio dell’Unesco ed è partita la sventagliata propagandistica di questo governo la cui massima esperienza gourmet e relativo approfondimento culturale sono “le pastarelle della domenica”.

E sempre nell’ottica del buon tempo andato ecco la festa di Atreju, il contraltare identitario alle Feste dell’Unità. Mobilitato tutto il mondo culturale della destra che ne connota la raggiunta egemonia culturale: la zia Mara, Carlo Conti, Ezio Greggio, Marco Liorni. Il nano Bagonghi purtroppo era a letto con l’influenza e Orietta Berti si è detta davvero alterata per non essere stata invitata “e io chi sono, la figlia della serva?” l’hanno sentita esclamare stizzita.

E se vi venisse in mente di andare negli USA, tremate! Passeranno al setaccio gli ultimi cinque anni dei vostri social, perché a noi il Grande Fratello ci fa un baffo. Questo è l’idolo di Giorgina, un Meloni che ce l’ha fatta e che la fa sognare…

Continua la farsa dell’oro della Banca d’Italia “che appartiene al popolo italiano”, il governo si è scatenato su una cosa senza senso che, però, forse un senso ce l’ha, magari a lungo termine. Facciamo passare questa dicitura che oggi non ha nessun senso e domani, chissà, potrebbe farci da appiglio per superare queste stupide regole che ci vietano di giocare con i lingotti d’oro come fa zio Paperone nel suo deposito.

“L’episodio dei giorni scorsi non rappresenta in alcun modo ciò che siamo”, così il nuovo manager del San Raffaele, dopo lo scandalo dell’allegra brigata in corsia. Assolutamente no, infatti vi chiamano Comunione e Fatturazione perché sono troppo invidiosi dei vostri grandi successi basati sul sacrificio e sull’abnegazione.

Tu evadi tre miliardi di tasse, ma siccome ti chiami Amazon paghi 511 milioni all’Agenzia delle Entrate e siamo tutti felici. Non siamo meravigliosi?

Pier Silvio Berlusconi suona il De profundis per Antonio Tajani “credo che oggi, per guardare con fiducia al futuro, siano necessarie facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato”. Ma poteva tranquillamente astenersi, tanto gli italiani sono convintissimi che Tajani sia qualcuno rimasto chiuso lì dentro dopo i funerali di Berlusconi.

E, infine, il gruppo Gedi comprensivo di Repubblica, La Stampa, Huffington Post e relative radio, sarà venduto ad un magnate greco e al fondo sovrano di Bin Salman che, come è noto, sa trattare perfettamente con i giornalisti. A pezzi.

E dal pianeta Papalla per ora è molto, ma non tutto, rimanete sintonizzati…

* Coordinatrice Commissione Politica e Questione morale dell'Osservatorio

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