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11 dicembre 2025
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Nostro signore dei condoni
di Elisa Fontana *

E poi non dite che Salvini è un girasagre, non lavora ed è un fannullone. Mentre voi lo calunniavate ingiustamente e per partito preso lui pensava al bene degli italiani, riformando il Testo Unico dell’edilizia in un “quadro normativo semplice ed efficace, capace di sbloccare il potenziale del settore e favorire gli investimenti”. Meglio del ponte di Messina, vedrete.

Ma qui occorre fermarsi e fornire una immediata traduzione di quanto dichiarato dal Ministero e da Salvini. Il “quadro normativo semplice ed efficace” nasce da quella che è voce dal sen fuggita proprio al nostro Matteo nazionale “Mai più un caso Milano”.

Ricordate il caso Milano? Dove una graziosa usanza meneghina ha permesso per anni di gabellare l’edificazione di enormi grattacieli per ristrutturazioni di capannoni e garage, grattacieli nati in ogni dove, senza regole, né controlli, con minori entrate per il comune di Milano da brividi, ma tanta, tanta riconoscenza da parte dei costruttori. Poi la favola ebbe un brusco stop a causa dei soliti giudici comunisti privi di qualunque fantasia che trovavano strano come da un capannone o da un garage spuntassero grattacieli a gogò.

Ecco, per evitare ai giudici di ficcare il naso negli affari di bravi imprenditori e ancor più bravi politici, Salvini ha studiato questa legge che preliminarmente ha realizzato corsie preferenziali per i vecchi abusi precedenti il 1967. Non hanno ancora specificato se Avanti o Dopo Cristo, ma vedremo, però così in un sol colpo accontentiamo i bravi costruttori deregolamentando il settore e gli abusivisti regalando loro un bel condono epocale.

E per rendere la vita facile ai costruttori e aiutarli a cementificare quanto più possibile ecco che vengono rafforzati i meccanismi del silenzio-assenso in una miriade di casi e altrettante autocertificazioni strategiche. Insomma, tutto quello che a Milano è stato costruito abusivamente in barba a leggi e regolamenti non solo sarà sanato, ma diventerà la norma in tutta Italia.

Sarà il liberi tutti tanto sospirato dai costruttori, in barba e in deroga ai piani urbanistici comunali, per cui ad esempio un palazzo di negozi potrebbe diventare un albergo senza nemmeno prendersi il disturbo del cambio d’uso. E il silenzio assenso sarà un alleato prezioso di queste pratiche o ottenuto illecitamente, o ottenuto lecitamente per mancanza di personale di tanti comuni.

Ma è prevista anche una miriade di adempimenti che verrebbero centralizzati a Roma, togliendo agli amministratori del territorio ogni potere e, dulcis in fundo, ci saranno procedure più veloci e allentamento dei vincoli per il rilascio della conformità urbanistica e verranno semplificati gli iter per la conversione della destinazione d’uso degli edifici da residenziali a commerciali. Insomma, una goduria nazionale.

Dimenticavo: è arrivato il plauso dell’Associazione nazionale dei costruttori edili, di Confedilizia e di Confindustria Assoimmobiliare. Non ve lo sareste mai aspettato, vero?

Continua la cementificazione selvaggia e la distruzione di territorio senza freni, tanto poi quando i fiumi esondano e le colline franano inforcheremo gli stivali di gomma sulla camicia di seta e andremo a fare una bella passerella a favore di telecamere, che la propaganda non è mai troppa.

* Coordinatrice Commissione Politica e Questione morale dell'Osservatorio


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