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Campania: destra alle elezioni fra un condono e un balletto
di Antonio Greco *
Come trasformare una sceneggiata napoletana in un dramma nazionale.
I nostri padri della Repubblica si staranno rivoltando nella tomba assistendo all’ ignobile sceneggiata che i vertici del governo hanno recitato in un palco napoletano.
Quando scrissero che “ogni membro del parlamento rappresenta la NAZIONE” (art. 67 della costituzione) intendevano esprimere un principio di alto tenore e cioè che i deputati e senatori sono tenuti a rappresentare i cittadini, tutti i cittadini come l’insieme di una comunità che compone la nazione.
È chiaro che la premier, il vice premier e tutta la loro allegra compagnia hanno dimenticato il ruolo che ricoprono e le responsabilità che quel ruolo prevede.
Lasciandosi andare in quel imbarazzante balletto hanno mancato di rispetto, non solo alle istituzioni di cui fanno parte, ma soprattutto a quei cittadini che pretendono sobrietà e serietà di chi rappresenta la NAZIONE.
Ma non solo, queste persone che si comportano come ultras da stadio, proprio perché esercitano funzioni pubbliche hanno il DOVERE di svolgerle con disciplina e onore (art. 54).
Cosa significa? Innanzitutto che mantengano un comportamento consono al ruolo che ricoprono.
Se poi è vero che sempre da quel palco tra un balletto e l’altro si sono lasciati andare nell’ improbabile promessa di un condono edilizio solo per la Campania hanno perseverato nel tradire i valori della Carta: gli interessi locali sono valutati tenendo conto degli interessi dell’intera NAZIONE!
Quali sono gli interessi della nazione se un cittadino campano ha edificato in violazione delle norme edilizie?
Ci vuole poco a cadere sempre più in basso!
* Comitato tecnico-giuridico dell'Osservatorio
 
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