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Crosetto per il 12 novembre dispone che i militari rispondano "presente!"
di Viola Fiore
Oggi, anniversario di Nassiriya, in occasione della celebrazione della "Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali", il ministro Guido Crosetto ha disposto che alla lettura dei singoli nominativi dei caduti il personale militare schierato dovesse rispondere “presente!”.
Lo ha denunciato il Sindacato dei Militari che il giorno prima ha messo in guardia: "È doveroso il ricordo di tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita nelle missioni internazionali alle quali ha preso parte l’Italia e riteniamo più adeguato osservare un minuto di composto silenzio per non vanificare la solennità dell’evento perché, diversamente, il grido “presente” potrebbe apparire come una rievocazione nostalgica delle tristi adunate del secolo scorso."
Pertanto il Sindacato ha invitato il vertice militare del Quartier Generale della Marina Militare di Napoli ad annullare la disposizione impartita al personale.
Questa mattina all'Altare della Patria Crosetto ha deposto una corona di alloro al Sacello del Milite Ignoto e poi ha tenuto un intervento in cui ha dichiarati: o fra l'altro "...ho disposto che, il 4 ed il 12 novembre, in tutte le caserme vengano letti i nomi dei caduti, civili e militari, in modo che qualcuno possa rispondere per loro: 'Presente', per rispettarne il sacrificio. Questo è il sentimento che ognuno di noi porta nel cuore".
Ma evidentemente il sentimento di chi in quel "presente!", che non a caso viene ripetuto anche a Predappio e in altri raduni di personaggi in camicia nera che fanno il saluto fascista, come ad esempio nelle commemorazioni di militanti fascisti uccisi che non erano militari o caduti in misione per l'Italia, vede un ricordo del regime fascista, il sentimento è diverso.
La Senatrice Ilaria Cicchi ha presentato sulla vicenda una interrogazione parlamentare.
 
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