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Conferenza proibita si farà lo stesso
di Santina Sconza
Il 12 novembre la conferenza di Angelo d'Orsi si farà al circolo Arci La Poderosa di Torino.
Grazie all'ARCI di Torino la conferenza annullata da ANPPIA per le polemiche dell'associazione Europa radicale, nata nel 2025 e associata a partiti Radicali Italiani e +Europa focalizzata su diritti civili, laicità e federalismo europeo, loro dicono, ma io ho forti perplessità.
Che brutta fine ha fatto il partito Radicale di Pannella, di Adele Faccio e di Emma Bonino, ha sfornato degli idioti, ed ora è diventato il partito del proibizionismo.
Proibire una conferenza, un convegno che discute di 'Russofobia, russofilia, verità', è proibire la libertà di parola, articolo 21 della costituzione, è calpestare la costituzione e il diritto di opinioni diverse del pensiero unico che non può e non deve appartenere a tutti e a tutte.
E che dire dell'ANPPIA nazionale che ha proibito a quella di Torino di ospitare nella sede Polo la conferenza!
E che dire dell'ANPI nazionale che non ha dato ancora nessuna solidarietà!
Torino, è Medaglia d'oro della Resistenza, premio ricevuto il 25 aprile del 2005, nel corso delle celebrazione per il sessantesimo anniversario della Liberazione, dall'allora capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi.
Torino della Resistenza, Torino con un sindaco del Pd, Stefano Lo Russo, che non solo non dichiara la sua estraneità alla proibizione della conferenza, personalmente non credo che lui sia estraneo alla vicenda, perché altrimenti la deputata europea guerrafondaia Pina Picerno non avrebbe applaudito alla proibizione.
E poi si lamentano che il centrosinistra non vince, con queste persone che proibiscono e che sono simili alla destra si perderà sempre.
Grazie all'Arci il 12 novembre il convegno si farà a Torino al circo Arci LA PODEROSA, via Salerno 15,
MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE ORE 21.
Con la partecipazione anche di Moni Ovadia e Alessandro Di Battista, oltre al professore Angelo D'Orsi e al giornalista Vincenzo Lo Russo, sicuramente sarà un bel dibattito di democrazia.
E noi quelli che abbiamo combattuto contro la proibizione negli settanta per la libertà e per diritti civili ed umani gridiamo ancora più forte con la bandiera della pace il nostro slogan:
“Articolo 1: è proibito proibire.
Articolo 2: l'articolo 1 è abolito.”
 
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