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Vittime di mafia: Carmelo
di Pino Maniaci
Era il 10 novembre del 1988, la vigilia di San Martino. Il bar Moka, in pieno centro a Ortigia, era pieno di clienti. Lì si erano dati appuntamento anche i membri di un clan mafioso, per mangiare le zeppole siciliane.
Carmelo Zaccarello era andato a dare una mano al padre, titolare di quella piccola attività di famiglia e durante un piccolo momento di calma si era fermato a parlare con la fidanzata davanti alla porta d'ingresso ma in un attimo quell'apparente tranquillità venne spezzata da un commando mafioso che iniziò a sparare all'impazzata.
Carmelo tentò di sottrarsi alla traiettoria dei proiettili scappando via ma era troppo tardi. I killer assassinarono anche lui.
Vittima innocente di una guerra di mafia tra bande rivali. Ucciso come un boss, lui che con la criminalità non aveva nulla a che fare. A soli ventitré anni.
Oggi in pochi ricordano questo omicidio, consumato in una delle città siciliane più belle. A noi il dovere di non dimenticare, come sempre.
 
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