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07 novembre 2025
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Africa potrebbe avere la sua Maratona
di Laurent Luboya

Da Maratona all'Africa: quando un popolo decide di non sottomettersi.

Nel 490 a.C., nella pianura di Maratona, un pugno di cittadini greci si oppose ad una delle più grandi potenze del mondo: l'Impero persiano. Erano appena diecimila, contro decine di migliaia di soldati asiatici.

Ma questi uomini sapevano una cosa essenziale: hanno combattuto per la loro libertà, non per un re, non per un impero, ma per la loro città, il loro futuro, la loro dignità.

Sotto il comando di Milziade, gli Ateniesi attaccarono con coraggio e strategia.

Quel giorno Atene batté la Persia.

È stata più di una vittoria militare: è stata la nascita di un nuovo principio nella storia del mondo: un popolo libero può resistere e sconfiggere un impero.

Da questa battaglia nasce poi la democrazia ateniese e poi, attraverso i secoli, l'idea stessa di libertà politica in Europa.

- E l'Africa?

Anche oggi, questa lezione risuona. Anche i nostri popoli stanno combattendo, non contro eserciti stranieri, ma contro le catene invisibili della dipendenza economica, culturale e mentale.

Gli imperi sono cambiati, ma la logica rimane la stessa: dominare, controllare, dividere.

Maratona ci insegna che la libertà non è solo concessa, ma conquistata. Ci vuole coraggio, disciplina, una visione comune.

Gli ateniesi trionfarono perché capirono che il loro destino dipendeva da loro stessi, non dall'aiuto esterno.

L'Africa deve imparare da Maratona,

Finché le nostre élite cercheranno il riconoscimento delle potenze straniere, rimarremo sottomessi. Finché il nostro popolo non avrà fiducia nella propria forza, la nostra indipendenza sarà solo una parola.

Ma il giorno in cui gli africani, uniti come gli Ateniesi della Maratona, diranno con una voce: "Vogliamo essere liberi, totalmente liberi!» allora nessun potere, non importa quanto ricco o armato, potrà fermare questo movimento.

Maratona non è solo greca: è universale. È il simbolo eterno dei popoli che rifiutano di piegarsi, popoli che, in nome della loro dignità, affrontano gli imperi e li conquistano.

E se domani l'Africa scrivesse la sua Maratona?

Non nella pianura dell'Attica, ma nelle menti, nelle istituzioni, nelle economie, nelle coscienze.

Perché la vera indipendenza inizia sempre dalla testa.


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