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Trump: parliamo dei test nucleari che facciamo, Cina e Russia no
di Francesco Dall'Aglio *
Come volevasi dimostrare, gli USA non stanno pianificando test nucleari nel senso di "esplosioni nucleari".
Già avevamo detto che la cosa non aveva alcun senso (costano un sacco di soldi, sono pericolosi, bisognerebbe riattivare i siti nel Nevada o da qualche altra parte, non c'è più in giro troppa gente competente sulla questione, i modelli matematici sono più efficienti, e si rischiano escalation del tutto inutili) e ieri il Segretario per l'Energia, Chris Wright, ha chiarito che "pensa" (annamo bene...) che i test di cui si parla siano test di sistemi.
"Queste non sono esplosioni nucleari. Queste sono quelle che chiamiamo esplosioni non-critiche. Quindi testi tutte le altre componenti di un'arma nucleare", ovvero esattamente quello che fanno le altre potenze nucleari, e i residenti del Nevada, ha concluso, possono stare tranquilli. Per ora.
La precisazione probabilmente si è resa necessaria perché venerdì, in un'intervista alla CBS Trump ha sostenuto che sia Russia che Cina, oltre alla Corea del Nord, abbiano invece condotto veri e propri test nucleari - "you just don't know about it".
Alle obiezioni della povera Norah O'Donnell che lo intervistava, e che gli diceva che in base a quanto si sa testano i vettori, non le testate, ha continuato imperterrito: "La Russia testa, e la Cina testa, ma non ne parlano. Sai, noi siamo una società aperta. Siamo diversi. Noi ne parliamo. Dobbiamo parlarne, perché altrimenti voialtri ne riferirete - loro non hanno reporter che ne scriverebbero. Noi sì".
La CBS ha ritenuto necessario aggiungere una nota all'intervista, nella quale puntualizza che a fine ottobre Richard Correll, il viceammiraglio che proprio Trump vorrebbe mettere a capo dello STRATCOM, ha riferito alla commissione che lo ha esaminato che né Cina né Russia stanno conducendo test nucleari. E Trump, diciamo, dovrebbe saperlo.
* Componente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio
 
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