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                    Giustizia: interesse pubblico e privato non sono sullo stesso piano 
                     
    di Raffaele D'Agata * 
                   
                    
Non sono un giurista ma, come cittadino forse non troppo ignorante, sono terrorizzato dell'ideologia sottostante la separazione delle carriere nella magistratura. 
L'argomento principe (raccapricciante) è che accusa e difesa dovrebbero non dico stare sullo stesso piano (in democrazia, certo, tutti si sta o si dovrebbe stare sullo stesso piano) ma avere ruoli analoghi e speculari. 
Peccato che la difesa riguarda un interesse sacrosanto sì, ma comunque privato, che non consiste essenzialmente nell'accertamento della verità: funzione di interesse pubblico, quest'ultima (è perciò non necessariamente "accusa") che non può che essere compito di magistrati soggetti esclusivamente alla legge, e come tali già essenzialmente "terzi". 
L"ideologia sottostante questa ulteriore bordata contro la Costituzione è sempre quella che ha ispirato le precedenti, cioè il thatcheriano "there is no such thing as Society": pubblico e privato, cioè  sarebbero sullo stesso piano, anzi il pubblico dovrebbe, in base a tale ideologia, ridursi il più possibile e preferibilmente sottostare.
* Già Ordinario di Storia Contemporanea e di Storia delle Relazioni internazionali, Componente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio 
 
                  
           
       
                   
                       
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