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28 ottobre 2025
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Governi regionali sistemi malati
di Antonio Matteini

Stamani Calenda su La7 parlava della sua scelta di non far presentare Azione alle elezioni regionali.

La stima che ho per Calenda è meno di zero, ma credo abbia ribadito qualcosa di assolutamente vero e in parte condivisibile: le regioni sono sistemi di potere che stanno in piedi grazie a dinamiche clientelari.

Chi governa è altamente improbabile che perda le elezioni successive, infatti i cambi di colore politico in una regione spesso avvengono solo quando vengono inquisiti/arrestati i vertici dell'amministrazione; a volte neanche quello è sufficiente.

In Toscana il vergognoso buglione che si è coagulato intorno a Giani è la rappresentazione più evidente di questo. Non c'è politica, non ci sono idee, valori... ci sono interessi personali e di gruppi.

Tutto il contrario di tutto può stare insieme anche perché abbatterlo un sistema di potere così ben radicato è quasi impossibile, dunque la scelta più ovvia per chi non ha una coscienza politica a cui rendere conto delle proprie azioni, è fiondarcisi in quel Sistema e diventarne parte reclamando una ricompensa per la propria scelta.

Per Calenda, l'indicazione ai "suoi" di votare scheda bianca in Toscana, Veneto, Puglia e Campania, è una scelta dettata dalla strategia... fino a ieri trattava per presentarsi di qua e di là e di certo non l'ha scoperto oggi come funzionano le regioni; ma che una denuncia del genere arrivi dal più liberista dei liberali, mi pare significativo di quanto agli stessi che hanno costruito questo Sistema, le sue dinamiche finiscano per fare ribrezzo.


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