Palestina cartina di tornasole dell'autoritarismo
di Rosa Rinaldi

La stretta autoritaria in Italia è sempre più estrema e procede sulla falsariga di Paesi come la Germania dove l'impronta filosionista è talmente forte che basta una dichiarazione di critica ad Israele per venire arrestati.

È di qualche giorno fa la dichiarazione dell' Arci Roma secondo la quale ai manifestanti è stato impedito di esporre la bandiera della Palestina, come se la solidarietà ad un popolo oppresso fosse un crimine. E abbiamo visto perfino rimuovere di forza da una scusa uno striscione che riportava un generico PACE.

Mentre è di ieri la notizia che per un anno Mohammad Hannoun, Presidente dell’associazione Palestinesi in Italia, non potrà mettere piede a Milano perché gli è stato notificato un foglio di via.

E non è neanche la prima volta, era già accaduto il 29 novembre 2024, quando aveva avuto un foglio di via da Milano per sei mesi (e una denuncia per istigazione a delinquere) dopo le parole di approvazione per la «lezione» data ad Amsterdam ai tifosi del Maccabi Tel Aviv.

Tifosi che urlavano cori genocidi e di "morte agli arabi" mentre mettevano a soqquadro la città , vorrei ricordarlo, tifosi vicini agli ambienti delle destre peggiori come quelle che in Italia hanno tra i loro simpatizzanti quelli che hanno ammazzato un autista.

È ormai evidente che la proposta di legge di Gasparri (che reprime fortemente ogni critica ad Israele) sta di fatto venendo applicata tramite le direttive della recente Legge Sicurezza, la numero 80, che recentemente si è tradotta in azioni di Forze dell' Ordine in tenuta anti-sommossa che buttano famiglie fuori da casa.

Nel frattempo voglio ricordare che vengono ospitati nei nostri palinsesti televisivi tizi che inneggiano alla distruzione di Gaza o che legittimano perfino gli assassini di bambini ("definisci bambino"), mentre sui social ci sono tantissimi influencer (prezzolati e non) che diffondono una propaganda vergognosa. Senza contraddittorio e senza sanzione alcuna.

E che dire del fatto che criminali di guerra vengono ospitati in Italia in resort a cinque stelle scortati dalla Digos? O degli Italo-israeliani che si sono arruolati in Israele e che tornano in Italia per continuare a sostenere ragioni genocide? Non è istigazione alla violenza questa?

E vorrei anche ricordare che un criminale di guerra - ricercato dalla Corte Penale Internazionale - come Netanyahu sorvola i nostri cieli indisturbato, mentre Meloni non fornisce spiegazioni su chi abbia fornito questa autorizzazione.

Tra l'altro mi dispiace che non ci si renda conto che esiste un circolo vizioso sociale secondo .cui più le politiche diventano repressive, più il clima del paese diventa forcaiolo. E viceversa.

Basta leggere i commenti che hanno accolto la notizia del foglio di via ad Hannoun, trattato come se fosse un criminale peggiore di Al-masri (però liberato e accompagnato a casa sua con un volo di Stato).

La politica non è solo espressione diretta dello Zeitgeist sociale che la produce, è anche causa responsabile del clima di opinione che si forma di conseguenza.

In questo momento storico, purtroppo, vediamo politici e burocrati rozzi e incolti al potere, mentre una corrispondente parte della società civile li appoggia.

Ci vorrebbe una rottura epistemica molto forte per causare uno sconvolgimento sociale, ma non è facile in un clima repressivo, dove il "deviante" può essere schiacciato in forza di diritto

E di conseguenza innescare micce di cambiamento sociale diventa un'azione quasi da carbonari.

In questo caso la Palestina è stata una chiave di lettura formidabile nello svelamento dei veri rapporti di forza che governano il mondo e per aver reso palesi le caratteristiche reazionarie e suprematiste (per non dire razziste) che si nascondono anche in molti sedicenti cultori di sinistra.

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