Irlanda: nuova presidente euroscettica e antiNATO è proPal
di Guglielmo Mengora

Catherine Connolly, definita "la Corbyn irlandese", ha mandato in shock l'Europa vincendo da indipendente la corsa a Primo Ministro dell'Irlanda con la più alta percentuale di voti in quella che è l'elezione con la più alta percentuale di partecipanti.

E' stato definito il voto di protesta più grande mai avvenuto in Europa.

Ci saranno tantissime analisi su questa vittoria, dotte o meno dotte ma a me interessa che si comprenda di questo risultato che non è un evento isolato ma è parte di quel processo con cui le persone stanno testando la loro autorità e, di fatto, appropriandosi del meccanismo delle elezioni. Che, con tutta evidenza, verrà smontato - come è successo in Romania e Moldavia - perché dal 2016 (anno del Trump I) le oligarchie occidentali non ne hanno più il controllo.

L'idea che si possa cambiare sistema con le elezioni è errata, questo non verrà mai consentito, ma è fondamentale che si comprenda questo passaggio vincendole e costringendo le democrazie borghesi a rimangiarsi anche l'ultima delle loro promesse. Come si è sempre detto, il Capitalismo senza controllo dei media può solo essere fascismo e il controllo dei media è perso per sempre, nonostante i tentativi disperati.

Il secondo punto importante è capire che le borghesie occidentali non hanno mai temuto "le Destre", che spesso controllano. Lo scenario di cambiare regole e media per "impedire la vittoria della Destra" non è mai stato l'obiettivo reale.

Queste persone sanno che il vero problema sarebbe stato il processo che, dopo le chiacchiere di qualche destra qui e lì (incluso Trump ed incluso il M5S), l'assenza di controllo sui media avrebbe iniziato a portare in alto i candidati di quella che viene chiamata "estrema sinistra". Questo è sempre stato lo scenario da scongiurare, usando la Destra come spauracchio come si è sempre fatto da decenni. Il passaggio del portare alla vittoria nelle elezioni i candidati radicali è l'ultimo test che le persone faranno della veridicità delle promesse della democrazia borghese.

L'ultima considerazione è quella relativa al supporto della Connolly per la Palestina. Chi pensava che nel prossimo ciclo questo non contasse si sbaglia. Tutti lo sapevano.

Se Trump oggi ha fermato Israele è solo perché ci si aspetta questo tipo di rivoluzioni interne nei diversi paesi e perché il supporto per la causa palestinese stava e sta per creare sconvolgimenti politici in Occidente. Se non fosse stato per questo, l'Amministrazione USA - che tra poco affronterà le elezioni di Medio Termine - non avrebbe mai imposto uno stop a Tel Aviv.

La Connolly è dichiaratamente:
* pro-palestinese;
* anti-NATO;
* scettica verso la UE;
* per la riunificazione dell'Irlanda;
* contro il razzismo, specie verso i migranti;
* pro sindacati;
* contro il riarmo e la guerra.

Oggi vince le elezioni con il più alto numero di voti della storia di Irlanda.

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