 |
Starmer usa presunto antisemitismo per restare in sella rischiando scontri
di Paolo Mossetti
Il laburista Keir Starmer, a picco nei sondaggi, si è abbandonato all'ennesima vigliaccata politica nel tentativo di frenare le destre, tenere buoni centristi del partito e i gruppi di pressione.
Lui che ha fatto della «sicurezza» delle città un cavallo di battaglia, le sta provando tutte pur di consentire ai tifosi del Maccabi Tel Aviv di andare in trasferta contro l'Aston Villa, in una zona britannica con una numerosa comunità musulmana. Accusando persino la polizia di cedimento di fronte all'antisemitismo.
Secondo documenti ottenuti dal Guardian, però, la decisione della polizia delle West Midlands di vietare ai tifosi del Maccabi di assistere a una partita a Birmingham si è basata sul timore che fossero proprio loro a provocare disordini: vista la loro storia.
Le valutazioni dell'intelligence, delle quali Starmer era a conoscenza, indicavano che la polizia olandese aveva già segnalato i tifosi del Maccabi come principali responsabili delle violenze di Amsterdam dell’anno scorso. Una fonte interna ha spiegato che «il rischio maggiore era rappresentato dagli ultrà del Maccabi che cercano lo scontro», e che per gestire quei disordini nei Paesi Bassi erano stati impiegati oltre 5.000 agenti.
Persino alcuni membri della comunità ebraica britannica avevano chiesto di mantenere il divieto.
Nonostante queste informazioni il premier britannico - uno dei più impopolari di sempre appena un anno dopo la vittoria alle elezioni - ha scelto ugualmente di schierarsi dalla parte della comunicazione israeliana, ripetendo un pericolosa litania vittimista. Forse, per paura di essere raffigurato come troppo legato ai segmenti elettorali musulmani.
Un anno fa, le risse tra i tifosi del Maccabi Tel Aviv e minoranze ad Amsterdam - condite certamente in molti casi di connotati razzisti - erano state immediatamente amplificate da molta stampa europea (anche progressista) per addebitare alle proteste pro-Gaza l'aumento dell'antisemitismo in Europa (vedi l'uso sconsiderato della parola «pogrom» per descriverle) e soffiare sul fuoco dello scontro di civiltà.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|