Leonardo: dipendenti contro forniture belliche a Israele
di Guglielmo Mengora

Si intitola "Non in mio nome, non con il mio lavoro" la petizione pubblicata su Change.org dai dipendenti dello stabilimento Leonardo di Grottaglie che chiede "lo stop alle forniture belliche da parte del colosso della difesa italiano a Israele” e che nel giro di poche ore ha raggiunto le 15 mila firme... E aggiungono in conclusione: “Rifiutiamo che i nostri atti e che il nostro ingegno possa contribuire a un'intera economia che guida, fornisce e abilita il genocidio del popolo palestinese”.

Tempo fa parlavo con persone di aziende italiane che mi garantivano che in Italia non sarebbe mai successo. Molte persone non hanno compreso la portata e la popolarità della lotta dei palestinesi e che arriverà anche da noi perché non è un trend come il taglio Pixie o le coquette nails.

Un sacco di gente si arrabbia quando mi sente chiedere "Chi è il cliente finale?" e ascolta la lista delle aziende/entità con cui non lavoriamo per nessuna cifra. Mi è capitato solo pochi giorni fa. Perdiamo soldi? Probabilmente tanti.

La sottovalutazione è di chi non capisce che se Intel è costretta a cancellare la costruzione di una intera fabbrica, Microsoft deve pubblicare comunicati in cui annuncia che ha tagliato i servizi ai sionisti e Reebook deve abbandonare la sponsorizzazione della Nazionale israeliana significa che Israele è radioattiva. Ci si può avvicinare solo sapendo che ti danneggerà le cellule e non se ne uscirà vivi.

State lontani dai soldi della Difesa. Sono come la Mafia: ti mangiano il cuore e entrarne è facile ma uscirne è impossibile.



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