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Hind Rajab: individuati e denunciati responsabili del suo assassinio
di Gabriella Mira Marq
Un giorno dopo la trasmissione del documentario di Al Jazeera Arabic "La punta dell'iceberg" – in cui la Hind Rajab Foundation (HRF) ha rivelato l'identità del battaglione, della compagnia e dei comandanti israeliani responsabili dell'uccisione di Hind Rajab, di sei anni – la Fondazione ha presentato un fascicolo di 120 pagine ai sensi dell'Articolo 15 alla Corte Penale Internazionale (CPI) dell'Aia.
Questo nuovo fascicolo nomina 24 soldati e comandanti israeliani responsabili dell'uccisione di Hind Rajab, di sei membri della sua famiglia e di due paramedici della Mezzaluna Rossa palestinese, Yusuf al-Zeino e Ahmed al-Madhoun, deliberatamente presi di mira mentre cercavano di salvarla il 29 gennaio 2024 a Gaza City.
La denuncia si basa sulla prima comunicazione di HRF del 3 maggio 2025 e fornisce prove dettagliate che identificano la Compagnia "Vampire Empire" del 52° Battaglione Corazzato ("Ha-Bok'im / I Breachers"), operante sotto la 401ª Brigata Corazzata israeliana.
I nomi della denuncia sono:
Colonnello Beni Aharon, Comandante della 401ª Brigata Corazzata
Tenente Colonnello Daniel Ella, Comandante del 52° Battaglione Corazzato
Maggiore Sean Glass, Comandante della Compagnia "Vampire Empire"
insieme a 22 membri identificati dell'equipaggio di carri armati della stessa compagnia che hanno partecipato direttamente o facilitato l'attacco.
Nel documentario di Al Jazeera Arabic, HRF ha rivelato pubblicamente le identità dei comandanti e del membro dell'equipaggio di carri armati Itay Cukierkopf. I restanti 22 nomi sono stati ora presentati in via confidenziale alla CPI e saranno resi pubblici progressivamente, man mano che le denunce a livello nazionale verranno presentate in diverse giurisdizioni.
La comunicazione include prove digitali, satellitari e forensi complete che confermano che i carri armati Merkava IV della Vampire Empire Company hanno ripetutamente aperto il fuoco sulla Kia Picanto nera in cui Hind e la sua famiglia erano intrappolati, e in seguito hanno preso di mira l'ambulanza inviata per soccorrerla.
Gli attacchi sono stati perpetrati con la piena consapevolezza dello status di civili e protetti delle vittime, previo coordinamento tra la Mezzaluna Rossa Palestinese e le autorità israeliane.
Il team legale della Fondazione conclude che questi atti costituiscono crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio, ai sensi degli articoli 6, 7 e 8 dello Statuto di Roma.
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