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Estremisti israeliani bloccano gli aiuti
di
Tamara Gallera
Un gruppo estremista israeliano ha bloccato venerdì i camion che trasportavano aiuti umanitari a Gaza al valico di Kerem Shalom.
L'organizzazione, che si autodefinisce Tsav 9, aveva ripetutamente interrotto le consegne di aiuti a Gaza durante il genocidio israeliano, prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco il 10 ottobre.
In un post sul social media statunitense X, il gruppo ha affermato che i suoi membri stavano "attualmente ostacolando il passaggio dei camion degli aiuti" in diversi punti lungo il percorso verso il valico, controllato da Israele.
Il gruppo ha affermato che "Hamas viola l'accordo e si rifiuta di restituire gli ostaggi, quindi gli aiuti che consentono loro di ricostruire devono essere bloccati", aggiungendo: "Nessun camion degli aiuti passerà finché non saranno restituiti gli ultimi morti".
In contrasto con queste affermazioni, le Brigate Qassam, l'ala militare di Hamas, hanno dichiarato mercoledì di stare lavorando intensamente per recuperare i corpi rimanenti dei prigionieri israeliani.
Le brigate hanno sottolineato che sono necessarie attrezzature e tecniche specializzate per cercare sotto le macerie (generate dai raid israeliani, ndr) e recuperare i corpi rimanenti.
Il gruppo estremista israeliano ha anche pubblicato un video che mostra i propri membri mentre bloccano il passaggio di un camion di aiuti umanitari.
Formatosi durante la recente offensiva israeliana, Tsav 9 ha recentemente bloccato le strade che conducono ai valichi, organizzato proteste nelle vicinanze e, in alcuni casi, saccheggiato o danneggiato carichi di aiuti, secondo il quotidiano Times of Israel.
Hamas ha rilasciato 20 ostaggi israeliani vivi e ha consegnato i resti di altri 10 prigionieri in cambio di quasi 2.000 prigionieri palestinesi, nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco.
Intanto giornalisti statunitensi vengono attirati in imboscate dalle IDF in Cisgiordania, come testimoniato da un video del giornalista Todd Jasper, attaccato mentre in un uliveto assisteva alle aggressioni dei coloni a una donna palestinese rimasta ferita.
L'ambasciatore statunitense in Israele non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche sulla vicenda.
Ovviamente senza osservatori indipendenti, Trump si basa solo sulle dichiarazioni di Israele riguardo a presunte violazioni della tregua da parte di Hamas.
In tal modo, dopo aver ottenuto indietro gli ostaggi - che ufficialmente erano il motivo per proseguire la guerra - con la mancata restituzione dei restanti corpi o con la scusa delle presunte violazioni, si potrà giustificare la prosecuzione del genocidio.
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