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Francesca Albanese, una donna scomoda
di
Santina Sconza
Le donne intelligenti fanno paura, le donne che fanno il loro dovere e non accettano di stare zitte e affrontano con coraggio le avversità della vita fanno paura. Le donne che non accettano compromessi come Francesca Albanese fanno paura, sono antipatiche ed invece di essere applaudite e premiate sono malviste.
Francesca Albanese è la giurista italiana, esperta di diritto internazionale, specializzata in diritti umani e Medio Oriente, riconfermata Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.
Colei che nel suo primo rapporto ha scritto che gli Stati membri delle Nazioni Unite debbono sviluppare «un piano per porre fine all'occupazione coloniale israeliana e al regime di apartheid».
Colei che già nel 2023 nel conflitto tra Israele e Hamas chiese un cessate il fuoco immediato, avvertendo che «i palestinesi corrono il grave pericolo di una pulizia etnica di massa».
Colei che ha affermato che la comunità internazionale deve «prevenire e proteggere le popolazioni dai crimini atroci» e che «anche la responsabilità per i crimini internazionali commessi dalle forze di occupazione israeliane e da Hamas deve essere immediatamente perseguita».
Colei che il 25 marzo 2024, nel sommario del suo rapporto dal titolo Anatomia di un genocidio, poi presentato al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha riportato che - analizzando l'agire di Israele a Gaza - c'erano «ragionevoli basi» per credere che la soglia indicante che Israele commetteva genocidio era stata raggiunta.
Questo mentre ancora tutti i talk show italiani si chiedevano se fosse giusto usare la parola genocidio, come se l'unico fosse solo quello del popolo ebraico, e non appartenesse invece a tanti popoli fatti fuori o dal colonialismo o da una guerra interna ad una nazione.
Questa donna che svolge il suo lavoro, il 5 luglio 2025 veniva sanzionata dal governo degli Stati Uniti con il Segretario di Stato Marco Rubio che l'accusava di «fomentare l'antisemitismo, esprimere sostegno al terrorismo e disprezzare gli Stati Uniti e Israele».
Oggi non può rientrare negli USA, le è stato ritirato il passaporto, non può ritirare soldi dal suo conto.
Questa donna invitata nei vari talk show pian piano è diventata antipatica ai media e tutte le sue azioni sono state osservate, analizzate e criticate come dei batteri in un microscopio.
È stata fatta a pezzi nel momento in cui ha fatto un piccolo errore: ma come viene premiata e critica il sindaco? Tutti i talk show, i giornali con quel epperò ne poteva fare a meno, epperò si va bene ha toppato, epperò, epperò... perché tu donna non puoi permetterti nessun errore perché l'inquisizione è pronta a bruciarti.
Anche coloro che l'hanno elogiata e volevano farne una martire alla fin fine si sono adeguati. Il maschile prevale sempre: "Se la tira un po’ e risulta antipatica, ma è un problema della sinistra da tempo” afferma il giornalista Floris, che preferisce il battibecco tra Storace e la Elisabetta Piccolotti all'Albanese.
Si perché mentre la Piccolotti sta a suo agio stare nei talk show, l'Albanese è insofferente e risponde a tono al giornalista perbene e saputello:
"Mi scusi, Floris, non è corretto parlare dell' apartheid come evento futuro e incerto: c'è già l' apartheid. Per favore, non raccontiamo che non ci sia”.
E si è antipatica come lo sappiamo essere noi donne che amiamo il nostro cervello, che amiamo apparire e lottare così come siamo, donne capaci, che non abbiamo bisogno di un protettore, di allearci con un potente, siamo le famose streghe il cui fuoco del rogo non si è mai spento.
Siamo quelle donne che abbiamo "un brutto carattere", cui le mamme dicevano non troverai mai un marito. Perché la donna deve essere sempre ben curata, truccata e obbediente, altrimenti le prime a scagliarsi contro saranno le donne conservatrici, dio-patria-famiglia, che tanto sono amate da tutti gli uomini che le reputano intelligenti perché non pericolose.
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