 |
Il delitto di genocidio non si prescrive
di
Rossella Ahmad
La modesta presa di coscienza dei piani alti per la Palestina è durata davvero quanto un gatto in autostrada. Giusto il tempo di dare una spolverata al pelo sullo stomaco dopo due anni di silenzio sullo sterminio in corso e via, di nuovo nella comoda mangiatoia bassa a cui sono avvezzi.
A proposito. Ai dissidenti che già si davano di gomito per aver individuato nella piccola sbornia pro-Gaza la mano di Soros, dell'elite, dei poteri "forti" improvvisamente scopertisi filo palestinesi dopo un secolo di infiniti ed apprezzati servigi alla causa del sionismo: tutto bene, da quelle parti? Ci avete capito ancora qualcosa o servono i famosi disegnini?
Ad ogni modo il piano di "pace" - attribuito a Trump perché altrimenti la presa in giro sarebbe stata troppo evidente - li ha tirati fuori dai carboni ardenti e li ha riconsegnati al confortevole abbraccio del sionismo.
La narrativa viene ribaltata. Le responsabilità azzerate. I perpetratori del genocidio assurgono al rango di pacificatori. Lo sciacallaggio ed il saccheggio si trasformano in "ricostruzione". Ed il genocidio resta sullo sfondo, come mero evento propedeutico al Bene Supremo: la Pax Americana dopo 3500 anni di guerra.
Ipse dixit, non ridete.
Che pagliacciume, signori miei. Sono affranta e sconsolata di condividere ossigeno e tempo vitale con questa roba oscena.
Bramo solo di vedere le loro facce quando i cancelli di Ground Zero Gaza verranno aperti alla stampa internazionale. Ma ho lei me buone ragioni per ritenere che anche allora se la caveranno, come hanno sempre fatto gli ipocriti di tutti i tempi.
Per quanto mi riguarda, ho conservato ogni infamia ed ogni vigliacca esternazione, dall'inizio di questo genocidio fino agli ultimi, disperanti giorni. So che in tantissimi lo avete fatto. Gran parte delle testimonianze sono già sul tavolo dei legislatori internazionali e vi resteranno per sempre.
Il crimine di genocidio, la madre di tutti i delitti, non prevede prescrizione. Servirà tutto, se non altro affinché i colpevoli e le loro disonorevoli imprese siano tramandati ai posteri ed i loro nomi maledetti da tutte le generazioni.
E speriamo sempre che giunga il tempo della Giustizia.
Ecco Giuliano Ferrara, che irrideva i bimbi trucidati a Gaza.
Ed ecco L'Incoronata di spine, che parlò di set cinematografici mentre la gente moriva in grande quantità.
Ed ecco ancora Mario Sechi, Kalos Kai agathos, che dopo aver consumato a sbafo colazione, pranzo e cena, sbeffeggiava la fame e la sete degli assediati in Palestina.
Ed infine ecco Salvini il fariseo, adulatore di criminali contro l'umanità e fustigatore dei popoli in lotta.
Siate maledetti, in saecola saeculorum
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|