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Netanyahu parla di ricandidarsi
di Franca Rissi
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rivelato pubblicamente, per la prima volta, nuovi dettagli sull'attacco con i cercapersone, sull'attentato in Libano che ha preso di mira il Segretario Generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, e su altri sviluppi nella regione.
In un'intervista pubblicata dal quotidiano israeliano Maariv, Netanyahu ha dichiarato: "Avevamo fissato una data per la guerra nel nord, poi ho scoperto che Hezbollah aveva inviato due cercapersone in Iran per un'ispezione". Ha aggiunto: "Ho chiesto: quando è successo? Me l'hanno detto una settimana fa. Ho detto: cosa? Immediatamente, ho riunito i vertici delle forze di sicurezza e abbiamo deciso di lanciare l'operazione con i cercapersone".
Netanyahu ha anche parlato dell'assassinio di Sayyed Nasrallah, affermando: "Eravamo in riunione di governo e non c'era consenso. Ho detto che ci avrei pensato". Ha poi affermato: "Mi sono recato alle Nazioni Unite per tenere il mio discorso e, sull'aereo, tramite una linea protetta, ho deciso: facciamolo".
Netanyahu ha aggiunto: "Se avessimo detto agli americani che avremmo preso di mira Nasrallah, l'informazione sarebbe trapelata nel giro di cinque minuti".
Affrontando la guerra con l'Iran, Netanyahu ha affermato che lo scontro "non è finito", rivelando di aver parlato con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump giovedì scorso. "Siamo pronti a fare tutto il necessario se necessario", ha affermato, alludendo a potenziali aggressioni future.
Su un altro fronte, Netanyahu sembra aver alluso al coordinamento con Trump in merito all'attacco al Qatar, affermando di aver informato il presidente degli Stati Uniti sulla questione.
Parlando del suo futuro politico, Netanyahu ha confermato la sua intenzione di candidarsi alle prossime elezioni, affermando: "Credo che ci riuscirò".
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