Torture indicibili
di Rosa Rinaldi

È talmente paradossale e terribile quello che stiamo vivendo da non sembrare neanche possibile.

Neanche pensando alla peggiore filmografia di guerra si può spiegare il buio dei nostri tempi.

In convegni altisonanti si pratica un negazionismo che non si vedeva forse neanche nel secolo scorso:

l'infanticidio di guerra viene raccontato come "funerali alle bambole' e i civili uccisi a migliaia (spesso usando i bambini cecchinati come trappola per ammazzare chi prova a soccorrerli) diventano "attori di set cinematografici".

Però i corpi dei palestinesi restituiti da Israele (come spazzatura) raccontano storie di indicibili torture. E le testimonianze degli ex ostaggi palestinesi parlano di umiliazioni, percosse fino a rompere le ossa, umiliazioni di ogni tipo. E stupri e ancora stupri, anche con animali.

E parliamo di innocenti rastrellati a migliaia. Migliaia.

Com'è possibile che gli israeliani odino così tanto i palestinesi, fino ad arrivare a fare loro cose che un essere umano non riesce neppure ad immaginare?

"Hanno inventato nuove modalità di tortura", dicono le testimonianze degli ex ostaggi che raccontano notti di urla indicibili in celle dove ci sono bambini anche di 8 anni.

"Hanno colpito intenzionalmente i depositi di cibo e medicine", dicono le testimonianze degli operatori umanitari a Gaza.

Come Gennaro Giudetti, che non potrà più tornare a Gaza perché le sue testimonianze non sono piaciute a Israele.

Eppure l' Occidente fa fatica nei riguardi di Israele anche a sospendere un solo rapporto commerciale o un'iniziativa di gemellaggio o a mettere una sola sanzione.

E nel frattempo Israele continua a uccidere, a bombardare, a violare il cessate il fuoco a Gaza come in Libano.

E in Cisgiordania, dove è stato ucciso un ragazzino di 11 anni, i pogrom continuano.

Non sarà mai possibile pacificare il Medio Oriente se non ci si deciderà a intervenire contro Israele per abbassare la sua criminogenesi e de-radicalizzare la società.

È questo che dovrebbe fare oggi l'Europa, non invitare ambasciatori e politici israeliani in pompa magna, come se fossero i più alti rappresentanti di uno Stato da additare come esempio di civiltà.

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