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Merz: Germania ha responsabilità morale verso Israele
di Gabriella Mira Marq
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato sabato che l'Unione Europea non è in grado di influenzare in modo significativo gli eventi in Medio Oriente, anche se lo volesse.
"Stiamo assistendo alla fine temporanea di un ordine multilaterale basato su regole e fondato sul diritto internazionale. Siamo in una fase in cui in molti luoghi prevale la legge del più forte. Tuttavia, le accuse rivolte all'Unione Europea sono fuori luogo. Anche se lo avessimo voluto, non saremmo stati in grado di influenzare in modo decisivo gli eventi in Medio Oriente", ha dichiarato Merz in un'intervista al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung.
"Chi in Europa possiede armi anti-bunker per fermare il programma nucleare iraniano? Chi ha i mezzi per costringere le parti in conflitto a un cessate il fuoco? Chi di noi ha i mezzi non solo per minacciare Hamas di disarmo, ma anche per imporlo se necessario? Siamo in una fase di transizione verso un'epoca in cui la forza tornerà a svolgere un ruolo più importante e gli accordi basati sulle regole passeranno in secondo piano", ha aggiunto.
Merz ha tuttavia affermato che l'UE ha ancora opportunità di esercitare la propria influenza in Medio Oriente.
"Non ci mettiamo sotto i riflettori, soprattutto non solo come donatori. Abbiamo opportunità di esercitare influenza nella regione, politicamente, diplomaticamente e certamente finanziariamente", ha affermato.
"Siamo probabilmente l'unico Paese europeo in grado di lavorare in ottima armonia sia con il governo israeliano che con gli Stati arabi. È sempre chiaro che non siamo un mediatore neutrale, ma siamo fermamente al fianco di Israele", ha aggiunto Merz ripetutamente invocando la "responsabilità storica" della Germania derivante dall'Olocausto e descrivendo la sicurezza di Israele come una "ragion di Stato".
Tuttavia, questa giustificazione morale è ora in conflitto con il diritto internazionale. Nonostante le richieste dei partner dell'UE di imporre sanzioni ai ministri israeliani e sospendere gli accordi commerciali per presunti crimini di guerra, Berlino si è opposta a tali misure.
La Germania ora si distingue dagli alleati occidentali come Francia, Regno Unito, Portogallo, Belgio e Malta, che hanno tutti formalmente riconosciuto lo Stato palestinese, mentre Berlino continua a opporsi.
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