Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
17 ottobre 2025
tutti gli speciali

NYT parla in modo onesto di Francesca Albanese
di Paolo Mossetti

Nei giorni in cui è stata - adesso possiamo dirlo - sostanzialmente cancellata dal mainstream televisivo italiano e scaricata dal Partito Democratico - che forse la reputava troppo ingombrante o ingestibile - Francesca Albanese si vede dedicare un lungo profilo dal New York Times. La firma è di Masha Gessen, giornalista russo-americana in fuga da Putin, che già l'anno scorso aveva criticato la torsione che la memoria della Shoah ha avuto in paesi come la Germania.

Ignorando del tutto le shitstorm nostrane (lei ci ha messo del suo gestendo talvolta in modo disordinato, caotico o troppo emotivo la propria comunicazione, con alcune uscite oggettivamente poco felici, ma in un quadro di pressioni volte proprio a far perdere la testa al bersaglio) insomma in questo contesto Gessen scrive un pezzo di grande laicità, raccontando la popolarità di Albanese tra la gente comune, ma senza concessioni all'idolatria e concentrandosi sulla circostanza che per noi tutti politicizzati (escludiamo quindi difensori dello status quo a prescindere e i neoborbonici) dovrebbe essere il più rilevante: le persecuzioni subite dalla studiosa da lobby aggressive e il suo inserimento nella lista nera dei “specially designated nationals”, solitamente riservata a trafficanti, terroristi e oligarchi.

La storia di Albanese, però, non è quella di una diplomatica di carriera. Alcuni passaggi interessanti: «Il ruolo di relatrice speciale (quello di Albanese) non è retribuito. Molte di queste posizioni vengono ricoperte da uomini in età pensionabile. Francesca Albanese è molto più giovane di ciascuno dei suoi sette predecessori diretti ed è la prima donna a occupare questo incarico per i Territori palestinesi.
Suo marito, Massimiliano Cali, è un economista della Banca Mondiale. Insieme fanno parte della “tribù” degli operatori umanitari internazionali: tenaci, instancabili, sempre in movimento. Negli ultimi anni hanno vissuto in Tunisia. (Questa estate erano in Italia, a casa della madre di Francesca, affetta da Alzheimer).
In passato hanno vissuto a Washington D.C., dove Albanese ha tenuto corsi alla Georgetown University e dove è nato il loro primo figlio... L’esperienza diretta di vita e lavoro in Cisgiordania è un’altra cosa che distingue Albanese da molti dei suoi predecessori.... sono passati 17 anni dall’ultima volta in cui Israele ha permesso a un relatore speciale di entrare nei Territori occupati.
Albanese è stata la più esplicita e visibile tra i relatori speciali: una volta nominata, ha iniziato a usare i social media (fino ad allora era una "recalcitrante" con Twitter) per attirare l’attenzione sulle sue inchieste e sulla condizione dei palestinesi».

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale