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Milano ancora in piazza: lunedì mozione su Israele
di Armando Reggio
"NON CI FIDIAMO: CONTINUEREMO A SCENDERE IN PIAZZA"
Ieri pomeriggio - come ogni sabato da cento settimane - siamo scesi in piazza: come consuetudine, in principio eravamo in poche centinaia, per poi diventare migliaia a fine corteo, stavolta in piazza Scala.
Lo ammetto, e in fondo ne sono fiero: ogni volta mi commuovo, come nei decenni passati, come ai tempi del liceo: è la profonda empatia per i fratelli e le sorelle palestinesi, per i ragazzi palestinesi a Milano, che issano le bandiere al cielo all'intimo grido di liberazione, di Resistenza.
La Resistenza atavica lunga 77 anni.
"Milano lo sa da che parte stare!"
E il prossimo appuntamento é per domani, ancora in piazza Scala, ribattezzata 'piazza Gaza'.
Lunedì alle 16.30, infatti, il Consiglio Comunale di Milano voterà la mozione che chiede la fine delle relazioni e del gemellaggio tra Milano e Israele, che dura dal 1994.
Sulla questione tre giorni fa è stato chiesto al sindaco Beppe Sala cosa ne pensi. Bene, ha risposto: "Credo convenga concentrarsi su altro".
Ha aggiunto, poi, di trattenere ottimi rapporti con il sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai (primo cittadino attualmente al sesto mandato, dal 1998), che - ha voluto puntualizzare - è progressista.
Bene, chi mai lo sapeva?!
È evidente, perciò, che mai ha detto una parola in dissenso al genocidio.
Ma è amico di Sala: è una rassicurazione!
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